TRIESTE – Navigare in Adriatico sarà più semplice nel 2025: l’attestazione voluta da Confindustria nautica permetterà di ottenere la vignetta croata per i natanti sotto i 10 metri.
Buone notizie per chi dalla costa italiana sogna di raggiungere la Croazia in barca: i natanti italiani, ovvero le imbarcazioni sotto i 10 metri che in Italia non richiedono immatricolazione, potranno navigare legalmente nelle acque croate grazie al riconoscimento ufficiale dell’Attestazione per Natanti da Diporto Italiani. Lo conferma la Mandinus Yacht Agency, che da anni assiste i diportisti italiani con le pratiche per ottenere la vignetta croata.

Proprio per chiarire definitivamente la situazione e fornire una risposta concreta alle numerose richieste dei clienti, l’agenzia croata ha contattato il ministero croato degli Affari Marittimi, delle Infrastrutture e del Mare.
In particolare, è stato chiesto un chiarimento sul riconoscimento del documento italiano Attestazione per Natanti da Diporto Italiani, noto come ‘Made in Italy’, nel processo di rilascio della vignetta per le imbarcazioni, per l’iscrizione dell’imbarcazione nel registro croato e per altre procedure amministrative simili. Il Ministero ha risposto che “il documento in questione contiene i dati del proprietario e dell’imbarcazione ed è accettato sia per l’iscrizione sia per il rilascio della vignetta”.

Il documento, parte del pacchetto normativo “Made in Italy”, era stato introdotto in risposta alle pressioni dei diportisti italiani preoccupati per le possibili restrizioni annunciate dal governo croato. Le autorità di Zagabria stanno infatti lavorando da anni a un nuovo regolamento che dovrebbe imporre l’obbligo di registrazione per tutte le imbarcazioni straniere, compresi i natanti. Ma grazie all’introduzione dell’Attestazione, la stagione 2025 si apre sotto il segno della semplificazione.

Il documento include tutti i dati richiesti per l’emissione della cosiddetta “vignetta” (la tassa per la sicurezza della navigazione e la protezione del mare): nome del proprietario, caratteristiche tecniche dell’imbarcazione, lunghezza, potenza del motore. In passato, per ottenere la vignetta si dovevano presentare numerosi documenti (fatture, certificati CE, contratti, foto), mentre oggi l’Attestazione riunisce tutte le informazioni necessarie in un unico formato. Oltre al documento, per la richiesta della vignetta restano necessari la patente nautica, un documento d’identità e una polizza assicurativa. Secondo Mandinus, con questi documenti è già oggi possibile ottenere la vignetta presso le Capitanerie di Porto croate. Inoltre, l’Attestazione può essere utilizzata anche per registrare il natante sotto bandiera croata, se richiesto.

La situazione rimane in evoluzione: la Croazia ha finora tollerato la presenza di natanti non registrati provenienti da Paesi dove la registrazione non è obbligatoria (come l’Italia), ma è verosimile che in futuro venga richiesto sistematicamente il possesso dell’Attestazione durante i controlli in mare.
Dal punto di vista operativo, Mandinus consiglia di dotarsi del documento prima della partenza e di affidarsi a un’agenzia specializzata per l’ottenimento della vignetta, in modo da evitare ritardi o problemi in porto. Una volta ottenuto il documento, è importante che i dati riportati (lunghezza, motore, proprietà) coincidano con quelli già indicati nella vignetta, oppure che vengano aggiornati nel sistema croato. Secondo quanto già riportato in passato su queste pagine, l’incertezza sulle regole aveva generato preoccupazioni tra gli armatori di piccole barche, spesso esclusi da regimi pensati per yacht di grandi dimensioni.

A Maggio dello scorso anno era stato pubblicato in Gazzetta ufficiale il decreto del ministero Infrastrutture e Trasporti per l’approvazione del modello di DCI (Dichiarazione di Costruzione o Importazione), con dichiarazione sostitutiva di atto notorio per l’attestazione del possesso e della nazionalità italiana dei natanti da diporto che navigano in acque territoriali straniere (art. 27, comma 2-bis, del decreto legislativo 18 luglio 2005, n. 171 Codice della nautica).
I soggetti italiani possessori di natanti, durante la navigazione in acque territoriali straniere, grazie alla modifica normativa richiesta da Confindustria Nautica, possono attestare il possesso, la nazionalità e i dati tecnici dell’unità attraverso la dichiarazione di costruzione o importazione, corredata della dichiarazione sostitutiva di atto notorio, autenticata da uno sportello telematico dell’automobilista (STA), che attesti il possesso e la nazionalità del natante, rilasciata conformemente al modello appena emanato. La documentazione di cui al presente comma deve essere tenuta a bordo.