TRIESTE – La Giunta della Regione Friuli Venezia Giulia ha approvato, in via preliminare, il primo testo di legge per la nautica, con una dotazione iniziale di 2,4 milioni di euro.
L’assessore regionale alle Attività produttive e Turismo, Sergio Emidio Bini, ha spiegato di come sia stato elaborato un disegno di legge per contribuire alla costruzione di un’economia del mare “solida, dinamica e inclusiva, capace di generare benefici duraturi per l’intera comunità del Friuli Venezia Giulia”. È il primo testo normativo regionale dedicato alla nautica, con l’obiettivo di valorizzare l’ambiente costiero e lagunare e le risorse marine, promuovendo l’innovazione e la sostenibilità. Potrà contare fin dalla sua entrata in vigore su stanziamenti dedicati, per garantire un sostegno efficace e concreto alle imprese e ai lavoratori del comparto, pari a 2,4 milioni di euro (per il biennio 2025-2026).
Lo schema di disegno di legge “Sviluppo, promozione e primo supporto finanziario del settore nautico regionale” è stato approvato, in via preliminare. Il provvedimento consta di 16 articoli e si basa su un confronto che ha avuto inizio lo scorso autunno, con gli operatori e le associazioni di categoria del settore della nautica, per comprenderne le esigenze e intervenire in modo concreto, rispondendo al compito istituzionale di coordinare e indirizzare lo sviluppo e la promozione turistica.
«La filiera del mare e della nautica rappresenta un elemento di trazione per l’economia regionale e in particolare del turismo: è strategica per la crescita economica e occupazionale del territorio. In questo contesto – ha detto Bini – è maturata la stesura del ddl che determina le azioni e i canali contributivi utili a potenziare quella che è una vera e propria economia del mare, con oltre 2.000 occupati e un fiorente indotto composto anche da artigiani e piccoli operatori, oltre che ad aumentare l’attrattività turistica che l’entroterra regionale è in grado di garantire».

Nel dettaglio, la norma prevede la creazione di un Tavolo permanente della nautica e dell’economia del mare, al quale sono affidati ampi ambiti di analisi e di valutazione degli interventi da proporre per lo sviluppo del settore. La regia è affidata alla Direzione Attività produttive e turismo; al Tavolo partecipano tutte le direzioni centrali interessate dal tema e i soggetti pubblici e privati portatori di interesse. Il provvedimento prevede inoltre la realizzazione di un Masterplan degli ormeggi esistenti e sistemi di analisi del settore nautico, in collaborazione con gli atenei regionali.
Saranno inoltre garantiti il supporto alla formazione e all’occupazione ed interventi di sostegno finanziario e di promozione del settore nautico. Fra questi ultimi rientrano i contributi per il refitting e la demolizione di unità da diporto, la sostituzione dei motori marini endotermici a combustione con nuovi motori elettrici, l’acquisto di unità da diporto con finalità turistica da parte di imprese commerciali, l’innovazione di porti turistici, darsene, marine e ormeggi nautici e iniziative di promozione del settore nautico.
«La nautica da diporto è un settore in forte sviluppo – ha aggiunto l’assessore – e con grandi potenzialità turistiche, capace di generare un significativo indotto di imprese che lavorano per offrire servizi, prodotti ed esperienze. È evidente, pertanto, l’interesse dell’amministrazione regionale rispetto al tema della nautica, e più in generale dell’economia del mare se si considera che il Friuli Venezia Giulia con i suoi 96 chilometri di costa regionale, compresa tra il fiume Tagliamento e la Punta Sottile è il porto turistico più grande d’Italia».