TRIESTE – Se da una parte il settore della nautica da diporto ha registrato nel 2024 il record storico di circa 32mila occupati diretti, dall’altra sono ancora numerose le figure professionali per le quali c’è una forte domanda da parte delle imprese. Lo rileva un’analisi dell’ufficio studi di Confindustria Nautica sui fabbisogni formativi della cantieristica e della filiera, che si concentrano maggiormente nei principali siti produttivi, tra i quali risulta anche il distretto Trieste-Gorizia.
Nel settore della cantieristica da diporto e del refitting, come anche in quello mercantile, si evidenzia una forte domanda per tutte le professioni tecniche, come saldatori, carpentieri, falegnami, elettricisti, idraulici e meccanici, ma anche per i comandanti di navi. La carenza di queste figure professionali è particolarmente evidente a causa della crescente complessità delle imbarcazioni moderne. Una più moderata esigenza riguarda le figure di capocantiere e capobarca, ruoli cruciali per la gestione delle operazioni quotidiane.
Per le imbarcazioni fino a 24 metri, oltre ai suddetti profili, si riscontra una moderata ricerca legata alle aree Commerciale ed After sales, data la crescita della clientela internazionale e delle richieste di personalizzazione delle imbarcazioni. Inoltre, per i battelli pneumatici, si ha bisogno di operatori CAD/CAM, competenze sempre più richieste data l’evoluzione dei processi produttivi che richiedono progettazione digitale avanzata. Con l’obiettivo di soddisfare tali fabbisogni, Confindustria Nautica ha iniziato una collaborazione con la società pubblica Sviluppo Lavoro Italia per sensibilizzare gli istituti scolastici sui percorsi formativi e sulle opportunità lavorative offerte dal settore del diporto.

Nei giorni scorsi, la stessa Confindustria Nautica aveva pubblicato un altro studio, stavolta relativo ai trend di mercato 2024/2025. Dal documento emergeva come l’industria italiana di settore continua a dominare il mercato globale dei superyacht, mantenendo il primato mondiale per unità superiori ai 24 metri. Tuttavia, si segnalava anche come il comparto della piccola nautica mostri segnali di incertezza.