TRIESTE – Dopo 16 anni di tentativi, non sempre bene assestati, un decreto legge del governo mette fine a UIRNet. La piattaforma logistica nazionale digitale è una spa partecipata dai principali attori del sistema logistico italiano e dai più importanti player industriali nazionali.
Nel decreto-legge intitolato “Disposizioni urgenti per l’attuazione del PNRR e per la prevenzione delle infiltrazioni mafiose”, si specifica che il nuovo soggetto al quale affidare la digitalizzazione della logistica italiana sarà RAM.
Rete Autostrade Mediterranee (RAM), nata nel 2004 con l’obiettivo di attuare il cosiddetto “Programma Nazionale delle Autostrade del Mare” (all’interno del più ampio contesto della Rete Trans-Europea dei Trasporti TEN-T), ha alla sua guida Zeno D’Agostino, anche presidente dell’Autorità di Sistema portuale del Mare Adriatico Orientale. Nominato nel dicembre del 2020 dall’allora ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Paola De Micheli, D’Agostino sta però per cedere il posto al suo successore.
Nessun nome e nessuna dichiarazione ufficiale sono state ancora raccolti a tal proposito, ma pare che D’Agostino abbia deciso di dedicarsi quasi in esclusiva al porto di Trieste e al sistema logistico regionale del Friuli Venezia Giulia, in attesa di novità e cospicui investimenti già a partire dai prossimi mesi. Per questo motivo, sembra che lo stesso D’Agostino abbia chiesto al ministro delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili, Enrico Giovannini, di essere sostituito come presidente di RAM. D’Agostino resta invece alla vicepresidenza di ESPO (European Sea Ports Organization).
Da alcuni mesi D’Agostino non era più a capo della Cabina di regia nata per supportare il Consiglio di amministrazione di UIRNet, proprio sul Progetto di Piattaforma Logistica Digitale e Nazionale.
Per espletare il nuovo compito, RAM avrà da subito a disposizione poco più di 750mila euro fino al 2022, oltre alla possibilità di assumere in deroga 19 persone.