TRIESTE – L’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Settentrionale ha pubblicato il bando per l’affidamento della fornitura di lavoro temporaneo a Venezia e Chioggia.
La normativa è quella dell’articolo 17 della legge 84/94, e la durata prevista dal bando è di quattro anni rinnovabili per altri quattro. L’importo complessivo a base della procedura è pari a 35.300.000 euro (per un quadriennio).
Il bando, che prevede come termine di presentazione delle offerte il 28 ottobre, conclude un lungo iter di confronto, a tratti acceso, con le rappresentanze sindacali, con la compagnia ad oggi operante nel porto di Venezia e con i terminalisti. L’Authority ha voluto tenere conto delle Linee guida sindacali siglate nel luglio del 2023, rivolte in particolare all’introduzione di una clausola sociale a tutela dei lavoratori e alla strategia di gara basata su due bandi separati, uno per Venezia e uno per Chioggia. “L’affidamento della fornitura di lavoro portuale rappresenta uno sblocco per un servizio fondamentale per l’operatività e la competitività dello scalo, servizio oggi prestato in regime di proroga” si legge in una nota della stessa Authority.
L’organico operativo ottimale dell’impresa autorizzata all’erogazione del servizio a Venezia è fissato in 120 unità, compresi eventuali presidente e vicepresidente, come stabilito a valle dei passaggi formali in Commissione consultiva e in Comitato di gestione.
«L’Ente – spiega il presidente dell’Authority, Fulvio Lino Di Blasio – accoglie le varie richieste formulate dalle rappresentanze sindacali e avvia, con il bando di Venezia, una nuova stagione per il lavoro in porto che presto vedrà anche la pubblicazione di analoga gara per il porto di Chioggia, il cui organico è stato fissato in venti unità, con la previsione che agli eventuali esuberi sarà assicurata, grazie anche all’accompagnamento dei sindacati, la salvaguardia del posto di lavoro con priorità di assunzione nello scalo veneziano».
Secondo Di Blasio, il bando costituisce un altro passo in avanti per il sistema portuale, rafforzando le concrete prospettive occupazionali e di lavoro, nonché assicurando un servizio strategico per i terminal.