TRIESTE – La Regione Friuli Venezia Giulia continuerà a investire sulla piattaforma logistica di Porto Nogaro e in particolare sul nuovo raccordo ferroviario dell’Aussa Corno: «Un’ opera molto costosa, che vale 100 milioni di euro ma allo stesso tempo indispensabile».

Lo ha confermato oggi l’assessore regionale alle Infrastrutture, Cristina Amirante all’inaugurazione dei lavori di rifacimento e sistemazione dell’accesso all’area portuale Margreth, realizzati dal Consorzio Cosef a Porto Nogaro.

I lavori sono stati interamente coperti da un contributo straordinario regionale di 3 milioni di euro, concessi in due tranche: 2,5 milioni a fine 2020 e 500 mila per adeguamento prezzi delle materie prime ed energetici, nel maggio del 2023. Sono stati realizzati parcheggi serviti anche da servizi per gli autotrasportatori in attesa di fare dogana e di entrare all’interno del contesto portuale, poi una serie di parcheggi a servizio di chi sosta all’interno, anche per più giorni, e la separazione dei flussi viabilistici di accesso al porto per renderlo sicuro evitando incidenti che in passato si sono verificati con frequenza.

Per quanto riguarda il nuovo raccordo ferroviario (la progettazione è cofinanziata al 35% da fondi Ue), l’opera si rende necessaria perché attualmente il raccordo passa in mezzo alle case e in prossimità della strada con molti punti pericolosi e non ha neanche un raggio di curvatura che consente ai treni di accedere ad una certa velocità e in sicurezza alle aree delle aziende. Il progetto è già sviluppato a livello definitivo esecutivo e con tutti gli accordi già siglati sia sul territorio che con Rete Ferroviaria Italiana e con il supporto del Consorzio.

Le opere inaugurate oggi dal presidente del Cosef Marco Bruseschi, nel dettaglio hanno previsto tre interventi principali. La realizzazione di una rotatoria per risolvere il problema dell’accessibilità in sicurezza all’area portuale da parte di tutti i veicoli in transito. Il precedente accesso al porto era consentito attraverso un passaggio diretto posto in corrispondenza del varco doganale in via Fermi, che risultava essere pericoloso (costo 673.000 euro). Prevista anche la realizzazione di un’ampia area di sosta per i camion in arrivo e in uscita dall’area portuale. La zona è stata pavimentata ed è atteso uno spazio dedicato all’atterraggio dell’elicottero del Pronto soccorso e uno per le ispezioni doganali (costo 1.342.000 euro). Sostituite le garitte e rifatto il varco di ingresso al recinto doganale del porto, a fronte del fatto che le strutture pre esistenti, realizzate dal Consorzio dell’Aussa Corno una ventina di anni fa, non erano ormai più in grado di rispettare gli standard di sicurezza e salubrità (costo 985.000 euro).

Al fianco di questi interventi, la Regione Fvg è già impegnata nella realizzazione diretta dell’elettrificazione della banchina di Porto Nogaro, con annesso impianto fotovoltaico, con lavori finanziati dal PNC e da fondi regionali, per un costo complessivo di 7.800.000 euro, che vedranno la loro conclusione a giugno 2026.