TRIESTE – È un destino ancora incerto quello della nave Deala, adibita al trasporto di bestiame, incagliatasi il 16 aprile 2024 vicino al promontorio Ubas, in Croazia, all’ingresso del Canale d’Arsa.
La rimozione e lo smaltimento della nave, però, sarà a carico dello Stato e il costo si dovrebbe aggirare attorno ai 3 milioni di euro.
Costruita in Germania nel 1976 e battente bandiera della Tanzania, la Deala stava viaggiando da Haifa, in Israele, verso la città croata di Arsia. Durante il tragitto, il transponder AIS di bordo aveva smesso di trasmettere dati quattro giorni prima dell’incidente.
Ciò ha sollevato dei dubbi circa la possibile intenzionalità del gesto, dato che l’armatore dell’imbarcazione non ha poi dimostrato di voler rimediare al problema ed è fallita anche la comunicazione con la compagnia assicurativa, come rileva il quotidiano croato “La Voce del Popolo” di Fiume.
Inizialmente, il ministero del Mare, dei Trasporti e delle Infrastrutture aveva previsto la rimozione del relitto (che presenta evidenti falle) nel giro di una decina di giorni, ma al momento non è ancora chiaro né quando né come si procederà al disincaglio. Nel frattempo, la nave è stata saccheggiata e devastata.
Nave incagliata nel canale d’Arsa, la Croazia pagherà la rimozione
L’incidente risale al 16 aprile 2024, ancora dubbi sulle cause
