TRIESTE – La Guardia costiera ha fermato, ieri in serata sulle banchine di Porto Marghera, una nave general cargo di bandiera maltese, gestita da una società con sede legale in Grecia.
L’unità, che ospita a bordo 13 persone di nazionalità greca, ucraina e filippina, presentava significative irregolarità, in particolar modo relative alla convenzione internazionale SOLAS (Safety of Life at Sea). Le più rilevanti, su un totale di 11, riguardano efficienza e manutenzione della sala macchine, rispetto alla gestione delle emergenze, con particolare riguardo alla capacità di fronteggiare eventuali incendi a bordo, nonché in materia di Ship Security (sicurezza marittima, intesa come complesso di misure tese al contrasto di attività illecite).
Da inizio anno, l’attività di controllo dei comandi territoriali del Corpo delle Capitanerie di porto – Guardia Costiera, nella regione del Veneto, a portato al fermo di 11 navi straniere da inizio anno nei porti di Venezia (nove) e Chioggia (due).
Recentemente, durante l’ordinaria attività di verifica effettuata a bordo di navi straniere sempre a Porto Marghera, era stata fermata una portartinfuse.
A Chioggia, invece, era stato disposto il fermo amministrativo di una nave panamense Ro-Ro con equipaggio turco e azero: 22 le irregolarità riscontrate.
Le navi, a seguito di tali fermi disposti in applicazione dell’accordo internazionale tra gli stati europei ed il Canada (c.d. Memorandum di Parigi del 1982), rimangono agli ormeggi sino a che non vengano poste in essere tutte le misure correttive necessarie per tornare in linea con la normativa.