VENEZIA – Nei giorni scorsi la Capitaneria di porto di Venezia ha emesso un provvedimento di bando da tutti i porti dell’Unione Europea e del Canada per una nave straniera.
La general cargo di bandiera camerunense era già stata fermata per molteplici irregolarità. Gestita da una società di navigazione polacca e con personale marittimo
di nazionalità ucraina, era stata trovata con ben 14 carenze rispetto alla normativa internazionale in campo marittimo, perlopiù riconducibili alla Convenzione
SOLAS (Safety of life at sea), per la salvaguardia della vita umana in mare e la sicurezza della navigazione.
Il 5 dicembre, infatti, personale militare della Guardia costiera, giunto a bordo, aveva riscontrato svariati problemi rispetto alla struttura dell’unità, criticità in ordine all’efficienza degli equipaggiamenti antincendio, dei macchinari ausiliari di bordo, nonché alle dotazioni nautiche. Anche la preparazione dell’equipaggio nel fronteggiare situazioni di emergenza non risultava soddisfacente e, più in generale, erano emerse una serie di mancanze rispetto della corretta gestione della sicurezza a bordo.
Si è trattato del quindicesimo provvedimento di fermo emanato da inizio anno dalla Guardia Costiera veneziana. Adottate azioni correttive per buona parte delle deficienze riscontrate a bordo, la nave è stata rilasciata dal fermo, alla rigorosa condizione di raggiungere apposito cantiere navale, ove dovrà provvedere alla riparazione dei restanti difetti strutturali.
L’Italia è parte contraente del Memorandum of Understanding di Parigi del 1982, accordo internazionale tra gli stati europei ed il Canada, siglato da ben 26 paesi aderenti allo scopo di prevenire l’ingresso di navi sub-standard nei porti ricadenti nella propria giurisdizione.
Il dato rilevante è che da oggi, in applicazione a detto accordo ed alla normativa europea, la nave non potrà entrare in alcun porto o ancoraggio nei 26 paesi contraenti1, poiché recentemente destinataria di fermi multipli.
Il provvedimento tiene conto della circostanza per la quale la nave batte una bandiera qualificata “nera”, categoria entro la quale rientrano le bandiere maggiormente sotto standard, secondo il vigente elenco delle performances degli Stati di bandiera del mondo, pubblicato semestralmente dal Memorandum di Parigi.

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