MONFALCONE – Il porto di Monfalcone avrà a disposizione 35 milioni di euro per le infrastrutture ferroviarie e per l’elettrificazione delle banchine.
Ad annunciarlo oggi durante un conferenza stampa, il Comune di Monfalcone, L’Autorità di sistema portuale e la Regione Friuli Venezia Giulia.
Una prima trance di 20 milioni sarà destinata ad una serie di interventi sulle infrastrutture ferroviarie, dove Authority e Regione Fvg stanno già mettendo mano. Gli operatori hanno chiesto più binari, più treni e una gestione più efficiente del trasporto ferroviario, in vista di un aumento dei traffici, che dovrebbe essere a breve supportato dalle operazioni di dragaggio, seppur in ritardo sulle tempistiche annunciate.
Cinque milioni di euro serviranno a migliorare il cosiddetto “fascio Lisert”, altri 8 milioni verranno spesi lungo la dorsale (con la galleria); ancora 3 milioni per il fascio intermodale e altri 4 per la razionalizzazione dei binari dentro al porto.
È verosimile attendersi almeno due anni prima che le procedure burocratiche e l’assegnazione dei lavori porti a vedere realizzate buona parte delle opere.
L’altra tranche da 15 milioni – tutti provenienti dal Fondo infrastrutture ad alto rendimento previsto dall’ultima legge di Bilancio – sarà utilizzata per elettrificare le banchine. Anche in questo caso, il finanziamento va ad aggiungersi a quanto già previsto (7 milioni di euro) dal Fondo complementare al Pnrr.
«Questo intervento servirà ad avere capacità energetica prima dell’ultimo miglio, che sarà realizzato con i 7 milioni del Fondo complementare» ha spiegato il presidente dell’Autorità di sistema portuale dei porti di Trieste e Monfalcone, Zeno D’Agostino.
In questo modo, e grazie ai lavori già effettuati e in via di partenza allo scalo di Trieste, le banchine dei due porti saranno le prime in Italia a poter dare la possibilità alle navi di ormeggiare e spegnere i motori.
«Siamo una squadra e lavoriamo bene» ha sottolineato il sindaco di Monfalcone, Anna Maria Cisint, impegnata nel rilancio della blue economy sul territorio.
«L’obiettivo è quello di arrivare ad una sostenibilità energetica che ci porti all’avanguardia come sistema portuale» ha ricordato Cristina Amirante, assessore regionale a Infrastrutture e Territorio.
È toccato poi a Luciano Del Prete, al comando della Direzione marittima e della Guardia costiera del Friuli Venezia, attirare l’attenzione sul prosieguo degli sforzi che le istituzioni stanno mettendo in atto per garantire la sostenibilità ambientale delle operazioni portuali. «Quello di oggi è un traguardo importantissimo, per dare la possibilità alle navi di spegnere i motori e quindi di rendere il porto più sostenibile dal punto di vista ambientale. Adesso però, tocca agli armatori rendere le navi capaci di prendere energia da terra».
Al porto di Monfalcone 35 milioni per ferrovia e “cold ironing”
I finanziamenti vanno a sommarsi a quelli già previsti da Fondo complementare al Pnrr e Regione Fvg
