TRIESTE – La linea Ro-Ro tra i porti di Trieste e Damietta (Egitto) farà scalo anche a Patrasso.
La novità è stata annunciata nei giorni scorsi da Pan Marine che si occupa di gestire il collegamento, effettuato tramite le navi di DFDS. La toccata sarà solo in direzione Damietta.
Oltre all’aggiunta del porto greco, che servirà a garantire maggior carico alle navi in direzione Egitto, l’Egitto sta studiando nuove forme di incentivo per
massimizzare i vantaggi lungo le linee Ro-Ro per le esportazioni agricole verso l’Europa.
Kamel El-Wazir, viceprimo ministro per lo Sviluppo industriale e ministro dell’industria e dei trasporti, ha incontrato in questi giorni Alaa Farouk, ministro dell’Agricoltura e della bonifica dei terreni. Argomento sul tavolo, proprio il collegamento tra il porto di Damietta e quello di Trieste, partito lo scorso 28 novembre.
Sono state analizzate le prestazioni della linea Ro-Ro, i numeri dei viaggi, i volumi di carico e le principali merci in export. Sono state discusse proposte per migliorare l’efficienza della rotta, così come le misure per promuovere l’utilizzo del collegamento tra gli esportatori.
A questo proposito, El-Wazir ha esortato la Federazione delle Camere di Commercio a organizzare incontri informativi per gli esportatori e gli importatori di tutti i governatorati, con l’obiettivo di comunicare ulteriormente i vantaggi dell’utilizzo della linea Ro-Ro. Ha inoltre evidenziato le opportunità di formazione disponibili per i camionisti all’Istituto di Formazione Portuale, utilizzando simulatori avanzati per prepararli alle operazioni nel mercato italiano.
L’incontro si è concluso con un invito a tutte le parti interessate a collaborare e sfruttare appieno il servizio, descritto come una “green lane” che non solo riduce i costi di spedizione e i tempi di transito, ma posiziona l’Egitto come hub logistico fondamentale tra Europa e Africa.

La linea sta già usufruendo di incentivi come la riduzione delle tariffe portuali, della messa a disposizione di un terminal dedicato su un’area di 35.000 metri quadrati, della garanzia governativa dal porto di Damietta. Sono stati, inoltre, già affrontati gli sforzi di integrazione tra le Dogane egiziane e italiane, concentrandosi sulla facilitazione degli scambi di documenti e sull’efficienza operativa attraverso applicazioni personalizzate.