TRIESTE – Il Comitato di gestione dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Adriatico Settentrionale ha deliberato oggi il rilascio di una nuova concessione demaniale pluriennale a Terminal Rifuse Venezia spa del Gruppo Euroports.
La concessione rilasciata a TRV riguarda un compendio demaniale di 278.500 metri quadri al Molo B di Porto Marghera comprensiva di aree, edifici e banchine e ha come oggetto lo svolgimento di operazioni di carico, scarico, trasbordo, deposito e movimentazione di merci alla rinfusa, tra cui prodotti agricoli, minerali, rinfuse siderurgiche, nonché tutte le operazioni connesse alla gestione di impresa portuale per conto terzi. Per la concessione, della durata di 25 anni a decorrere da ottobre 2025, è previsto il pagamento di un canone annuo di tre milioni e 163mila euro. Il canone verrà integrato in riconoscimento dell’utilizzo in concessione demaniale degli impianti di rete e ferroviari che saranno oggetto di investimenti da parte di TRV.
La società prevede di raggiungere, al termine della concessione, un volume di traffico pari a 3.568.000 tonnellate e di investire complessivamente oltre 53milioni di euro con l’obiettivo di aumentare la capacità di stoccaggio, potenziare le infrastrutture ferroviarie e i sistemi di movimentazione delle merci, implementare le tecnologie per la riduzione dell’impatto ambientale, incrementare la digitalizzazione dei processi e la safety.
In linea con la strategia di sviluppo dell’Authority, TRV ha previsto di incrementare l’uso della modalità ferroviaria con l’obiettivo di portare la quota di merci trasportate via treno al 30% del traffico totale.
«Siamo un porto in crescita, che attrae sempre più investimenti da operatori globali. Oggi facciamo un ulteriore salto in avanti – ha commentato il presidente dell’Authority, Fulvio Lino Di Blasio – nel percorso di sviluppo delle attività portuali, di valorizzazione degli asset demaniali, di supporto al mondo del lavoro e di mantenimento e creazione di una nuova Venezia, che compete e attrae anche sul piano delle attività economiche legate al porto e alla logistica. Siamo soddisfatti che Euroports, operatore portuale di rilievo internazionale presente in 10 paesi e che movimenta 70 milioni di tonnellate di merce all’anno nel mondo, continui a riconoscere la centralità del porto di Venezia e a investire sul proprio futuro proprio a Porto Marghera, portando occupazione, innovazione, digitalizzazione e tutela dell’ambiente, temi che giocheranno un ruolo sempre più centrale».
Nel corso della stessa seduta, il Comitato di gestione ha anche approvato il documento “Proposta di modifica della pianta organica” che, collocandosi in un piano finalizzato allo sviluppo del capitale umano dell’Autorità, intende avviare una serie di percorsi di crescita interni per giungere a un organigramma aggiornato e tale da consentire all’Ente di rispondere al meglio alle future attività richieste.