TRIESTE – Importante e strategico il futuro terminal multipurpose che lo Stato ungherese sta per iniziare a costruire al porto di Trieste.
Anche di questo si è parlato venerdì a Roma nel corso dell’incontro tra il vicepresidente del Consiglio e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, e il ministro ungherese degli Affari Esteri e del Commercio Internazionale, Péter Szijjártó. La riunione era stata organizzata per un approfondito scambio di vedute su diversi dossier di comune interesse.
A livello bilaterale, è stato preso atto dell’importanza strategica che riveste l’investimento di Adria Port (società di diritto ungherese che si sta occupando di portare avanti il progetto del terminal) a Trieste, per consolidare il ruolo dell’Italia e dell’Ungheria quali hub logistici per la connettività tra il Mediterraneo e l’Europa Centro-Orientale. Durante la riunione è stata espressa la comune volontà di favorire una maggiore cooperazione tra le rispettive aziende di settore.
In merito alle tematiche globali, entrambi i politici hanno accolto favorevolmente gli sforzi dell’amministrazione USA e del presidente Trump a favore del “cessate il fuoco” tra Russia ed Ucraina con l’obiettivo di avviare i negoziati di pace tra le due parti. È anche stata riconosciuta la centralità dei legami transatlantici e l’importanza di avviare un dialogo costruttivo con Washington sulle grandi sfide globali. In tale ottica, Salvini e Szijjártó ritengono assolutamente prioritario scongiurare l’insorgere di una possibile guerra commerciale tra Europa e Stati Uniti.
Meno di un mese fa la visita a Trieste del viceministro a Infrastrutture e Trasporti, Edoardo Rixi, con Levente Magyar, viceministro ungherese agli Affari esteri e Commercio.
In quell’occasione era stata esaminata l’ormai annosa vicenda relativa ai complicati iter burocratici per le autorizzazioni ambientali per la realizzazione del terminal, considerato che sull’area nella parte più meridionale del porto di Trieste, sorgeva la storica raffineria Aquila.
Nel frattempo sono iniziate le opere di dragaggio e banchinamento, alle quali dovranno seguire proprio le autorizzazioni per l’area di piazzale che si intende mettere a disposizione per attività multipurpose, coinvolgendo diversi soggetti locali. L’accelerazione al ministero dell’Ambiente, a seguito dell’ultima riunione, potrebbe portare ad un inizio dei lavori già entro l’anno e all’operatività nel 2028.