TRIESTE – Aumentati del 35% nel primo trimestre del 2025, gli attacchi di pirateria marittima a livello globale: 45 gli episodi segnalati, contro i 37 del primo trimestre 2024.
A essere coinvolti, 53 membri dell’equipaggio delle navi prese di mira contro i 45 dello stesso periodo di un anno fa. A subire il maggior numero di attacchi sono state le portarinfuse (17 incidenti rispetto ai dieci dei primi tre mesi del 2024), 13 sono stati gli assalti alle navi cisterna (+ 3 dal 2024), sei quelli contro le portacontainer (raddoppiati rispetto a 12 mesi fa) e nove nei confronti di unità di altra tipologia (uno in meno del primo trimestre di un anno addietro).
Tra le aree più colpite figura lo Stretto di Singapore, sempre più teatro di attacchi e dove quasi tutte le navi prese di mira sono state poi effettivamente abbordate.
A documentarlo è il report del primo trimestre 2025 dell’ICC International Maritime Bureau (IMB) che testimonia come, in un momento in cui il commercio globale e le catene di approvvigionamento affrontano sfide senza precedenti, la crescente minaccia della pirateria marittima torni prepotentemente al centro dell’attenzione.
Nonostante molti degli assalti siano classificati come crimini di basso livello, il rischio per gli equipaggi resta però elevato: in oltre la metà degli incidenti (14) è stata segnalata la presenza di armi e in alcuni casi sono stati presi degli ostaggi. Sono state 37 le navi abbordate, quattro quelle dirottate e altrettante quelle che hanno subito tentativi di attacco.
La minaccia per la sicurezza dell’equipaggio rimane alta, con 37 membri dell’equipaggio presi in ostaggio, 13 rapiti, due minacciati e uno ferito.
Il rapporto evidenzia un’impennata degli incidenti registrati in particolare nello Stretto di Singapore: 27 quelli segnalati da navi in transito nei primi tre mesi di quest’anno rispetto ai 7 dello stesso periodo del 2024.

L’IMB invita alla cautela anche le navi che transitano nel Golfo di Guinea e negli Stati litoranei vicini dove, sebbene il numero di incidenti segnalati continui a essere il più basso in quasi due decenni, gli equipaggi rimangono a rischio. Tutti i rapimenti del primo trimestre (13) hanno avuto luogo infatti in queste acque e si sono verificati nel corso di due attacchi separati, per un totale di sei incidenti.
La minaccia della pirateria rimane viva anche in Somalia: tra il 7 febbraio e il 16 marzo 2025, due pescherecci e un dhow sono stati dirottati al largo delle coste somale. In questi incidenti, ben 26 membri dell’equipaggio sono stati presi in ostaggio, anche se poi fortunatamente sono stati tutti rilasciati insieme alle navi.