TRIESTE – Nel 2024 Hamburger Hafen und Logistik AG (HHLA) ha registrato un forte miglioramento delle performance finanziarie, con una crescita a doppia cifra di ricavi e utili.
Il tutto, nonostante le difficoltà legate al rallentamento economico tedesco, alla guerra in Ucraina e alle tensioni nel Medio Oriente. I ricavi del gruppo sono aumentati del 10,5% a 1,598 miliardi di euro, mentre il risultato operativo (EBIT) ha raggiunto i 134,3 milioni di euro, in crescita del 22,7% rispetto all’anno precedente. L’utile netto consolidato, al netto delle quote di minoranza, è salito a 32,5 milioni di euro, rispetto ai 20 milioni del 2023.

Secondo la Ceo Angela Titzrath, la strategia di HHLA si è concentrata sul rafforzamento della rete logistica europea, con un ampliamento significativo dei collegamenti ferroviari e sulla modernizzazione dei terminal container di Amburgo. Questa impostazione ha permesso all’azienda di mantenere la rotta e affrontare con successo uno scenario internazionale complesso, ponendo le basi per ulteriori sviluppi nel 2025.

Nel segmento Port Logistics, quotato in borsa, i ricavi sono cresciuti del 10,8% a 1,561 miliardi di euro, mentre l’EBIT ha raggiunto i 117,8 milioni di euro, con un incremento del 26,8%. L’utile netto dopo le imposte e le quote di minoranza è triplicato, salendo a 23 milioni di euro. A influire positivamente sui risultati sono stati sia l’aumento dei volumi nel trasporto intermodale, sia un incremento delle tariffe di stoccaggio nei terminal di Amburgo legato a tempi di sosta più lunghi dei container.

Nei terminal portuali, i volumi container sono aumentati dello 0,9%, arrivando a 5,97 milioni di Teu, mentre i terminal di Amburgo hanno mantenuto i livelli dell’anno precedente. Si è registrata una flessione nei traffici con il Medio ed Estremo Oriente, compensata da una crescita significativa verso Nord e Sud America, in particolare gli Stati Uniti. Positivi anche i volumi da e verso porti europei come Belgio e Grecia, per effetto di modifiche temporanee delle rotte causate dalla crisi nel Mar Rosso. Il traffico feeder ha segnato un incremento moderato, con ottime performance da Germania, Polonia, Lettonia e Regno Unito.

I terminal internazionali hanno visto una crescita del 23,1% dei volumi, trainata dal terminal multifunzione di HHLA TK Estonia e dalla ripresa delle attività al Container Terminal Odessa (Ucraina). Questi incrementi hanno più che compensato il calo di traffico registrato a PLT Italy di Trieste, penalizzato dai cambi di rotta causati dal conflitto nel Mar Rosso. HHLA, infatti, è presente anche in Italia, dove controlla HHLA PLT Italy, il terminal multipurpose nel porto di Trieste.

Nel segmento Intermodal, i trasporti sono cresciuti dell’11,6% a 1,787 milioni di Teu, con un +13,2% nel traffico ferroviario. L’andamento positivo in Germania, Austria e Svizzera ha controbilanciato la debolezza dei traffici adriatici e polacchi. Anche l’acquisizione di Roland Spedition in Austria ha contribuito alla crescita. I trasporti su gomma sono cresciuti del 2,2%. I ricavi di segmento hanno toccato i 711,3 milioni di euro (+14,6%) e l’EBIT è salito a 83,7 milioni (+14,8%), con un margine stabile all’11,8%.

Sul fronte immobiliare, HHLA ha mantenuto la piena occupazione nei complessi della Speicherstadt e del mercato ittico ad Amburgo. I ricavi sono lievemente calati a 46,1 milioni di euro, mentre l’EBIT è rimasto stabile a 16,1 milioni. Le spese straordinarie per la ristrutturazione e la preparazione di nuovi progetti sono state compensate da minori costi di manutenzione e ammortamenti.

Per il 2025 HHLA prevede una crescita sostenuta sia nei volumi container che nei trasporti intermodali. Il gruppo punta a un EBIT tra 195 e 235 milioni di euro, con investimenti previsti tra 460 e 510 milioni, di cui la parte maggiore destinata al comparto Port Logistics. Sarà proposta all’assemblea degli azionisti una cedola di 0,16 euro per azione di classe A, in linea con la politica di distribuzione del 50–70% degli utili.