TRIESTE – Vicini alla conclusione i lavori per lo scavo della Galleria di Base del Brennero (BBT): la talpa (TBM) “Flavia”, che sta operando nel tunnel dal 2019 scavando la galleria di linea ovest, è arrivata a soli 426 metri dal completamento del percorso di 14,3 chilometri.
La notizia arriva da RFI (Rete ferroviaria Italiana), che spiega come “Flavia” (lunga 200 metri e presante 2750 tonnellate) sta avanzando sotto oltre 1200 metri di roccia, affrontando sfide ingegneristiche straordinarie. Proprio come la sua “sorella” Virginia, non solo scava, ma monta anche gli elementi prefabbricati in calcestruzzo per gallerie, i cosiddetti “conci” che rivestono il tunnel. Ad assicurare la consegna dei conci e di altri materiali da costruzione, secondo i crismi della sostenibilità, al cantiere BBT di Steinach-Wolf è il Gruppo ÖBB Rail Cargo (RCG) su incarico del raggruppamento temporaneo d’imprese H53. Avvenendo su rotaia, la consegna eviterà infatti – riferisce ÖBB Rail Cargo – circa 45.000 viaggi su camion in poco più di un anno e mezzo, riducendo – come sottolineato dall’assessore tirolese ai trasporti, all’ambiente e alla tutela della natura, René Zumtobel – il traffico pesante e migliorando la viabilità, guardando con attenzione alla qualità della vita dei residenti e alla protezione ambientale.
Attualmente nel cantiere “Pfons-Brennero” sono attive due TBM in direzione nord e, anche in virtù dei progressi dei lavori in questo lotto, sarà realizzato per la prima volta un collegamento senza soluzione di continuità tra l’Austria e l’Italia. Sempre allo stato attuale, sono tre i cantieri attivi: uno sul territorio italiano e due su quello austriaco.
La Galleria di Base del Brennero rappresenta il progetto infrastrutturale centrale dei corridoi SCAN-MED e del Brennero Monaco-Verona, in quanto consentirà il superamento della barriera naturale delle Alpi e, una volta completata, andrà a ridurre sia la lunghezza del percorso che il tempo di viaggio per il trasporto su rotaia tra Innsbruck (Austria) e Fortezza (Italia). Grazie all’eliminazione delle grandi pendenze sarà possibile far superare il tratto a treni merci più lunghi, più pesanti e in numero più elevato. I convogli avranno bisogno infatti di meno energia sul percorso pianeggiante rispetto a quella attualmente necessaria sulla linea esistente. La nuova infrastruttura offrirà una valida alternativa per quanto riguarda il traffico merci e i treni passeggeri (che potranno viaggiare fino a 250 km/h). Per una lunghezza totale di 64 chilometri, il progetto dell’infrastruttura strategica che si propone di cambiare la mobilità di merci e passeggeri in Europa, prevede un investimento di 8,8 miliardi di euro.
Partiti con il progetto nel 2013, andato a gara nello stesso anno, e con i lavori avviati nel 2014, si prevede la fine lavori dei lotti ancora non ultimati – Lotto h41 (Gola del Sill-Pflons), Lotto h53 (Pflons-Brennero) e Lotto h61 (Mules 2-3) a partire dal 2028, mentre per la fase dell’attrezzaggio e impianti tecnologici, ancora da avviare, la fine lavori è prevista per il 2032.