TRIESTE – Il terminal container del porto di Trieste ha registrato una crescita del 16,6% di Teu nel mese di maggio. Dopo mesi di calo, causati essenzialmente dalla crisi del Mar Rosso e dalle problematiche geopolitiche globali, questo potrebbe essere un segnale di ripresa, anche se tutto da confermare nei dati del prossimo trimestre. In realtà un “rimbalzo” era in qualche modo atteso, non fosse altro che per l’arrivo delle navi che hanno seguito una rotta più lunga rispetto a quella del Canale di Suez, che in questi primi mesi del 2024 ha subito un forte calo di transiti a causa degli attacchi degli Houthi nello stretto di Bab Al Mandeb.
Doppiare il Capo di Buona Speranza e utilizzare i porti marocchini e spagnoli per il transhipment non ha certo favorito lo scalo del Friuli Venezia Giulia, anche se solo i prossimi mesi potranno evidenziare cambiamenti di trend e quindi possibili recuperi in termini di Teu. Al momento, la perdita su base annua per Trieste marine terminal (società controllata da MSC che gestisce il Molo VII) si assesta a -12,% nei primi cinque mesi del 2024 per quanto riguarda i Teu movimentati.
A breve, intanto, dovrebbero iniziare i lavori di ammodernamento del Molo VII con i finanziamenti pubblici del Fondo complementare al Pnrr (poco più di 100 milioni di euro), mentre Tmt ha già ordinato le nuova gru di banchina per poter operare con efficienza anche sulle portacontainer di maggiori dimensioni, attese nei prossimi anni.