TRIESTE – L’aeroporto regionale del Friuli Venezia Giulia diventerà a zero emissioni di CO2 entro il 2027.
L’obiettivo è ambizioso e verrà raggiunto attraverso un piano di azioni mirate e controlli sull’efficacia delle misure previste. Il primo importante step è stato completato con l’entrata in funzione, già a fine marzo scorso, di un nuovo impianto fotovoltaico di 3.143 kW di potenza installata, integrato con batterie di 600kW di potenza per l’accumulo e il riuso dell’energia rinnovabile prodotta, e con la sostituzione – lo scorso maggio – dei mezzi operativi di scalo con nuovi mezzi elettrici.
La completa decarbonizzazione dello scalo regionale avverrà entro il 2027 attraverso l’azzeramento delle fonti emissive di CO2 dirette e indirette prodotte e riferibili al gestore aeroportuale e con la contemporanea produzione e uso di energia rinnovabile, in sostituzione delle fonti fossili, dal nuovo impianto fotovoltaico in funzione.
La Regione Friuli Venezia Giulia ha supportato la realizzazione del nuovo impianto fotovoltaico nell’ambito del progetto Noemix, che prevede la sostituzione progressiva delle auto di servizio della pubblica amministrazione regionale in auto elettriche.
Grazie alla sinergia con Regione e Autonoma Friuli Venezia Giulia, e amministrazione comunale di Ronchi dei Legionari, Trieste Airport dallo scorso mese di aprile al prossimo ottobre copre l’intero fabbisogno energetico con il nuovo impianto fotovoltaico integrato con batterie.