TRIESTE – È l’avvocato Massimo Campailla il nome nuovo tra i candidati per la presidenza dell’Autorità di sistema portuale di Trieste.
L’avvocato e professore all’Università di Trieste in Diritto della nagigazione e dei trasporti ha presentato la propria candidatura, aggiungendosi a quelle di Vittorio Torbianelli (già Segretario generale con D’Agostino) oggi Commissario dei porti di Trieste e Monfalcone e Antonio Gurrieri, dirigente a capo dell’amministrazione dell’Authority e da più di trent’anni parte della macchina amministrativa del porto.
Una candidatura, quella di Campailla, che nasce dagli operatori, come conferma lo stesso diretto interessato.
«Ho deciso di presentarla dopo un periodo di riflessione, perché sollecitato da un buon numero di operatori del porto, che ritengono abbia le caratteristiche per ricoprire quel ruolo. Per me si tratta di un passo importante perché, laddove dovessi ricoprire la carica, dovrei abbandonare sia l’attività di studio che l’insegnamento all’Università di Trieste, ma sarei ben felice di poter mettere a servizio del porto e del territorio le mie competenze. Si tratta di una realtà che conosco in maniera approfondita, ragion per cui ho fatto domanda solo per Trieste e Monfalcone, e non per altri porti» spiega Campailla.
Per quanto relativo al sostegno politico – un mix di preferenze tra Ministero (Matteo Salvini e il viceministro Edoardo Rixi) e il Governatore del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga – Torbianelli prosegue nel solco della continuità e quindi fa riferimento al centrosinistra, nelle fila del quale era anche candidato a livello locale. Gurrieri, pur essendo uomo di istituzioni e abituato a interloquire con diversi soggetti dell’intero arco costituzionale, è invece più riferibile al centrodestra. Massimo Campailla, invece?
«Per quanto riguarda la politica, non ho ancora fatto passi, anche perché i termini per la presentazione delle candidature scadono stanotte. Quindi, quando la politica avrà presente il quadro, farà le sue valutazioni» risponde Campailla.
Intanto però, sono già chiari alcuni punti del “programma” qualora la scelta dovesse ricadere su di lui.
Sviluppo del Porto franco, implementazione dei collegamenti ferroviari ma anche attenzione ai traffico con Middle East e India (oltre a quelli con il Far East) saranno i punti da sviluppare nell’eventuale mandato.

Restano sul tavolo le variabili relative a possibili candidati che non sia espressione locale, così come già avvenne per Zeno D’Agostino. Così come per altre Autorità di sistema portuale sull’intero territorio nazionale, infatti, altri nomi potrebbero apparire a prescindere dalle competenza, che si suppone siano in capo a tutti i pretendenti.
Il Ministero, nel bando pubblicato a luglio aveva precisato che l’avviso non aveva natura concorsuale, ma servirà solo a raccogliere le manifestazioni di interesse. Non è prevista alcuna procedura selettiva, non verrà redatta e pubblicata alcuna graduatoria, né sarà reso pubblico l’elenco di coloro che avranno presentato il proprio curriculum vitae. Una decisione verrà presa solo a fine anno o, più probabilmente all’inizio del 2025.
La nomina deve essere fatta in intesa con il presidente della Regione Fvg e dopo il passaggio in Commissione Trasporti di Camera e Senato. I termini per la presentazione delle candidature scadono alla mezzanotte di oggi.