TRIESTE – La Giunta regionale del Friuli Venezia Giulia ha approvato oggi lo studio di fattibilità delle alternative progettuali legate per il nuovo collegamento ferroviario tra la via navigabile del fiume Corno e la linea ferrovia Trieste-Venezia nell’area di Porto Nogaro.
La realizzazione del raccordo consentirà un collegamento diretto con l’asse ferroviario nazionale e internazionale (lungo la Trieste-Venezia), permettendo così di superare le attuali criticità dell’infrastruttura ferroviaria a servizio di Porto Nogaro. Esiste oggi, solo un binario singolo di collegamento tra porto e stazione di San Giorgio di Nogaro, che attraversa il centro abitato ed è insufficiente alle attuali esigenze del traffico ferroviario pesante. Il progetto punta a favorire prospettive di sviluppo commerciale e industriale dell’area produttiva e del porto.
L’importo totale stimato dei costi del raccordo ferroviario è di circa 52 milioni di euro, con un quadro economico di circa 79 milioni. Lo studio di fattibilità approvato, consentirà di accedere a tutti i possibili bandi di finanziamento per la realizzazione dell’opera.
Lo studio ha preso spunto da un progetto preliminare già elaborato nel 2002 a cura del Consorzio Aussa Corno. L’intervento è previsto nel Piano regionale delle Infrastrutture e trasporto, della mobilità delle merci e della logistica del 2011 e nel Piano operativo triennale 2022-2024 di Porto Nogaro.
Il nuovo raccordo in via di progettazione – nell’alternativa individuata con l’accordo di tutti i soggetti interessati – avrà un’estensione totale di poco più di 5 chilometri, ai quali si sommano 380 metri, verso ovest, in modo da non interferire con i fabbricati a uso residenziale, del binario IV alla stazione di San Giorgio di Nogaro. L’attacco passa a sud del capannone di un’azienda industriale in un piazzale parzialmente in disuso. Il tracciato si svilupperà poi fino all’area industriale della Zona Aussa Corno.
«Dal novembre 2023 all’aprile 2024 – ha ricordato l’assessore regionale alle Infrastrutture e territorio, Cristina Amirante – è stato attivato un lungo e approfondito iter di interlocuzioni in merito alle alternative del tracciato ferroviario tra tutti i soggetti coinvolti del territorio interessato: Regione, Consorzio sviluppo economico del Friuli (Cosef), Rete ferroviaria italiana, i Comuni di San Giorgio di Nogaro e di Carlino e l’Organo di gestione della manovra ferroviaria del Cosef. Un confronto partecipato che ha consentito di individuare la soluzione ritenuta più appropriata».