TRIESTE – L’Autorità portuale di Trieste ha avviato la procedura per l’affidamento del servizio di ingegneria e architettura di progettazione di fattibilità tecnica ed economica per l’elettrificazione delle banchine dell’Adriaterminal.
Si tratta degli spazi nel Porto Vecchio di Trieste, oggi in concessione a C. Steinweg – GMT srl. L’attività (da mezzo milione di tonnellate l’anno di merci varie), vede movimentare metalli non ferrosi, prodotti siderurgici e forestali sugli 81.419 metri quadrati a disposizione, oltre ad un magazzino.
Il costo della progettazione è stato valutato in 381.692,38 euro al netto dell’Iva. Allo stato attuale, non sono previsti fondi per i lavori, a differenza di quanto sta già accadendo lungo le altre banchine del porto di Trieste, dove il “cold ironing” per consentire alle vani di alimentarsi spegnendo i motori di bordo è già in fase avanzata di progettazione o a inizio lavori.
Va aggiunto che l’attività di C. Steinweg – GMT srl dovrebbe essere trasferita nei prossimi anni su altri spazi a disposizione dell’Authority. Il terminal, infatti, necessiterebbe di un collegamento ferroviario e altri spazi per poter sviluppare l’attività. La banchina, nel frattempo, è stata più volte utilizzata per ospitare navi da crociera, in occasione di overbooking dei moli dedicati al traffico passeggeri in centro città.
Porto di Trieste, progetto “cold ironing” anche all’Adriaterminal
L'Authority avvia la procedura per la progettazione dell'intervento nell'area del vecchio scalo
