TRIESTE – È in viaggio per il porto di Trieste, destinata al terminal container del Molo VII, la prima delle due nuove gru di banchina che consentiranno a Trieste marine terminal di lavorare anche sulle portacontainer di maggiori dimensioni.
L’equipment è stato ordinato alla Liebherr Maritime, che ha costruito le parti nel suo stabilimento in Irlanda. La componentistica è arrivata a Porto Marghera circa quattro mesi fa. Le due gru sono state assemblate dalla TM srl di Brescia, e la prima è in viaggio verso Trieste dopo essere stata caricata sulla chiatta Ant, di proprietà Cartubi.
Le due gru STS (ship to shore) consentiranno a TMT, che le ha comprate (al prezzo di circa una decina di milioni cadauna) nell’ambito della concessione per il Molo VII, di operare anche sulle portacontainer di maggiori dimensioni, senza le attuali limitazioni.
La prima delle due gru sarà collocata in testa al molo, mentre la seconda dovrebbe inframezzarsi a quelle esistenti. L’equipment dovrebbe già essere stato collaudato a Porto Marghera e spedito pronto per l’utilizzo, salvo i controlli di routine.
L’Autorità di sistema portuale si è occupata dell’ampliamento della rete di alimentazione elettrica, necessaria al funzionamento delle gru.
L’assemblaggio a Porto Marghera è stato effettuato dalla Tm Srl di Brescia, di proprietà della famiglia De Giacomi. «Ci sono voluti quattro mesi per assemblare i vari componenti, che sono giunti a Venezia il 20 novembre scorso», spiega l’amministratore delegato Ferdinand De Giacomi. «Abbiamo scelto Porto Marghera perché è una realtà particolare, un punto di riferimento per tutto il Nord Adriatico. Da qui infatti è possibile effettuare questo tipo di lavoro direttamente nel porto, infatti non è la prima volta che effettuiamo questi servizi. Già nel 2022 – racconta il manager – abbiamo assemblato due gru simili che sono andate a servire il porto di Capodistria».
Il Piano integrato di sviluppo del terminal container del Molo VII prevede un intervento di allungamento (100 metri) e allargamento (140 metri) della struttura, tale da consentire l’ormeggio simultaneo di due navi porta container di nuova generazione.
A marzo del 2023 era stata I.CO.P. spa Società Benefit di Basiliano (Udine), tra i principali operatori europei nelle fondazioni e nel microtunnel, ad aggiudicarsi (come assegnatario del Consorzio Eteria) la gara d’appalto indetta da Trieste Marine Terminal (TMT) per la progettazione esecutiva e l’esecuzione di tutti i lavori necessari alla realizzazione del primo stralcio.
L’importo a base di gara per questo intervento era di 33.387.887,73 euro e rappresenta solo una parte del più ampio progetto di allargamento e allungamento del Molo VII (si punta ad un allungamento totale di 200 metri, per una spesa totale complessiva di 190 milioni di euro), che TMT si è impegnata ad attuare alla luce della concessione rilasciata nel 2015 per una durata di 60 anni.