TRIESTE – Conclusa al Molo VII del porto di Trieste la demolizione della gru di banchina che lascerà spazio al nuovo equipment atteso a marzo.
La Genius Technology Engineering srl di Napoli ha smontato, su incarico dell’Autorità di sistema portuale, la gru STS S7 (la più vecchia del molo) al terminal container. Entro dieci giorni i rottami tagliati in pezzi adeguati alla misura necessaria per essere accolti nei forni dell’impianto siderurgico, saranno trasportati in deposito da una ditta del territorio. La vecchia S7, o quello che ne rimane, resterà a Trieste, perché sarà fusa nello stabilimento siderurgico che ha preso il porto della Ferriera di Servola.
A marzo, poi, salvo ritardi, dovrebbero arrivare le due nuove STS che fanno parte del progetto di ampliamento del Molo VII, gestito da Trieste marine terminal.
Il nuovo equipment fa parte dell’accordo Tra Authority e TMT (controllata all’80% da MSC) per ampliare il Molo VII, che sta per essere sottoposto a manutenzione e all’inserimento del “cold ironing”.
Il Piano integrato prevede un intervento di allungamento (100 metri) e allargamento (140 metri) della struttura, tale da consentire l’ormeggio simultaneo di due navi porta container di nuova generazione.
A marzo dello scorso anno, è stata I.CO.P. S.p.A. Società Benefit di Basiliano (Udine), tra i principali operatori europei nelle fondazioni e nel microtunnel, ad aggiudicarsi (come assegnatario del Consorzio Eteria) la gara d’appalto indetta da Trieste Marine Terminal (TMT) per la progettazione esecutiva e l’esecuzione di tutti i lavori necessari alla realizzazione del primo stralcio. L’importo a base di gara per questo intervento era di 33.387.887,73 euro e rappresenta solo una parte del più ampio progetto di allargamento e allungamento del Molo VII (si punta ad un allungamento totale di 200 metri, per una spesa totale complessiva di 190 milioni di euro), che TMT si è impegnata ad attuare alla luce della concessione rilasciata nel 2015 per una durata di 60 anni.

Il video della demolizione sul Molo VII