TRIESTE – Il Veneto si afferma come la regione con le infrastrutture più performanti d’Italia, superando del 30% la media nazionale e posizionandosi come punto di riferimento nel settore della logistica e dei trasporti.
A guidare questa eccellenza è Padova, che si distingue per una performance logistica superiore del 200% rispetto alla media italiana.
A rivelarlo è uno studio condotto da Uniontrasporti, la società in house del sistema camerale italiano, che ha analizzato attraverso 170 indicatori di performance territoriali la capacità delle province italiane di sfruttare al meglio le infrastrutture disponibili. I risultati sono stati presentati in occasione del roadshow nazionale sulla logistica collaborativa, iniziativa promossa dalla Camera di commercio di Padova con il patrocinio di Unioncamere.
Lo studio ha evidenziato come tutte le province venete, con l’eccezione di Belluno, superino la media nazionale in termini di dotazione infrastrutturale. Oltre a Padova, Verona emerge come un altro centro strategico, mentre Venezia si distingue per un incremento del 75% rispetto alla media nazionale nel campo delle infrastrutture digitali.

Questi dati confermano il ruolo del Veneto come locomotiva logistica del Paese, con un sistema di trasporti, intermodalità e digitalizzazione che lo rendono un punto di riferimento per l’industria e il commercio.
Padova è il cuore pulsante della logistica regionale, grazie a un mix di infrastrutture efficienti e all’importanza del suo interporto, nato oltre 50 anni fa su iniziativa della Camera di commercio. Questa struttura è oggi considerata una delle più avanzate a livello europeo e continua ad attrarre investimenti e partner internazionali.
«La recente indagine di mercato per individuare un partner per lo sviluppo del terminal intermodale ha ricevuto oltre 10 proposte da operatori globali, a dimostrazione della capacità innovativa del nostro interporto, con focus su digitalizzazione e sostenibilità» ha ricorordato Antonio Santocono, presidente della Camera di commercio di Padova.
Tuttavia, permangono alcune sfide da affrontare. Tra le priorità evidenziate dagli operatori economici, spicca la necessità di una maggiore certezza nei tempi di realizzazione dell’alta velocità ferroviaria, elemento chiave per garantire un ulteriore sviluppo del settore logistico.
Uno degli elementi cardine del roadshow di Padova è stato il concetto di “logistica collaborativa”, un modello che punta sulla condivisione di dati, risorse e strategie tra imprese per ottimizzare le operazioni. Secondo gli studi di Uniontrasporti e dell’Osservatorio Transport Compliance Rating, l’adozione su larga scala di questo approccio potrebbe generare benefici economici per oltre 10 miliardi di euro a livello nazionale, con risparmi operativi fino a 3 miliardi di euro e una crescita della competitività grazie all’export e alla digitalizzazione.
I vantaggi della logistica collaborativa si traducono in una riduzione della congestione stradale, delle emissioni di CO2 e degli incidenti, con un impatto positivo stimato tra i 6 e i 7 miliardi di euro. Inoltre, la transizione verso piattaforme digitali e operazioni centralizzate potrebbe creare tra i 20.000 e i 30.000 nuovi posti di lavoro nel medio termine.