TRIESTE – Il Parlamento della città-stato di Amburgo ha approvato l’ingresso (con un massimo del 49%) del Gruppo MSC in HHLA (Hamburger Hafen und Logistik).
Entrambe le società hanno forti interessi anche al porto di Trieste. MSC, attraverso la controllata Trieste marine terminal, gestisce il traffico container dello scalo, mentre HHLA ha in carico la Piattaforma logistica, ma soprattutto il futuro Molo VIII, investimento privato con partecipazione pubblica, che nei prossimi anni darà vita al nuovo terminal container del porto.
Sui 105 deputati presenti, 72 hanno votato a favore dell’accordo, che ora dovrà essere approvato anche dalla Commissione Ue.
La decisione storica non è rimasta indenne dalla battaglia politica, considerando che la maggioranza del Parlamento di Amburgo è in mano a una coalizione socialisti(Spd)-verdi. In particolare, secondo gli esponenti Spd, si tratta di una partnership strategica in grado di offrire opzioni positive per HHLA. La sinistra e l’estrema destra, invece, considerano l’accordo un segno di debolezza e sostengono che con la vendita, seppur parziale, di HHLA, in futuro sarà la compagnia di navigazione svizzera a decidere dove dirigere il porto, anche se formalmente la città-stato di Amburgo detiene ancora la maggioranza.
Sabato scorso, inoltre, l’organizzazione sindacale Verdi aveva organizzato una manifestazione – che ha radunato circa un migliaio di persone – proprio contro il progetto di acquisizione da parte di MSC di una partecipazione del 49,9% di HHLA.
Nei termini dell’accordo, MSC intende aumentare i volumi di container ai terminal HHLA a partire dal prossimo anno, fino a quasi raddoppiarlo raggiungendo il milione di Teu/anno entro il 2031. Inoltre, la compagnia diretta dalla famiglia Aponte, ha promesso la costruzione della nuova sede tedesca ad Amburgo, nella quale si trasferirà anche la divisione MSC Crociere. Il numero dei dipendenti sarà più che raddoppiato, con ulteriori 700 posti di lavoro ad Amburgo.