TRIESTE – È stato sottoscritto oggi pomeriggio al ministero delle Imprese e del Made in Italy l’Accordo di programma per la reindustrializzazione del sito di Wartsila a Bagnoli della Rosandra (Trieste) con l’insediamento del Gruppo Msc.
Con la firma del documento Msc si impegna formalmente – tramite la neocostituita società Innoway Trieste (soci paritetici il Gruppo Msc e Innofreight) alla riconversione dello stabilimento e all’attuazione del piano industriale nei prossimi mesi con un investimento da circa 100 milioni di euro nell’impianto. Il nuovo stabilimento servirà alla produzione di vagoni ferroviari altamente tecnologici per il trasporto merci, assorbendo tutti i 261 lavoratori in esubero da Wartsila.
Un’operazione che dovrebbe avere ricadute positive sull’occupazione anche in riferimento alla situazione delle imprese coinvolte nell’indotto. Dal punto di vista produttivo, l’obiettivo è quello di arrivare a realizzare 1000 carri l’anno entro 36 mesi, occupando oltre 300 persone.
La multinazionale finlandese, dal canto suo, si impegnerà comunque a garantire i livelli occupazionali nelle sedi italiane, nelle quali sono presenti circa 700 lavoratori.
«La firma di questo Accordo di programma scongiura una delle peggiori crisi occupazionali che la Regione ha dovuto affrontare e conferma la strategicità del Friuli Venezia Giulia nel contesto produttivo italiano ed europeo, aprendo la strada a nuove opportunità di sviluppo e crescita economica» ha commentato il governatore del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga. Lo stesso presidente ha poi ripercoirso le tappe della vicenda, dall’annuncio di Wartsila Italia di concentrare la produzione in Finlandia, cessando l’attività produttiva nel sito di Bagnoli della Rosandra. Fedriga ha anche ringraziato tutti coloro che hanno contribuito a sventare una crisi che ha messo a rischio centinaia di posti lavoro, «… a partire dal Gruppo Msc (Medlog Holding Italia e InnoWay Trieste), dal Governo e dai ministeri coinvolti, che hanno dimostrato grande attenzione a questa vicenda, senza dimenticare l’importante ruolo svolto dalle associazioni di categoria, dalle sigle sindacali e dagli enti coinvolti».

Il Gruppo MSC e Innofreight, soci paritetici della newco Innoway Trieste, hanno dichiarato: “Siamo davvero soddisfatti di aver siglato l’accordo odierno che ci permetterà di procedere ora speditamente con la riconversione dello stabilimento per realizzare un nuovo polo industriale innovativo e all’avanguardia in Europa, in grado di produrre, a regime, almeno 1.000 vagoni ferroviari all’anno. Un risultato che premia il grande lavoro di squadra e l’impegno di tutte le parti in campo. Un accordo che non si sarebbe mai potuto raggiungere senza il contributo delle parti sociali, del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, della Regione Friuli-Venezia Giulia, di Confindustria Alto Adriatico e di tutti gli attori istituzionali coinvolti che ringraziamo per l’impegno e la preziosa collaborazione. Un ringraziamento speciale ai lavoratori che sono stati fondamentali per il successo del nostro progetto. Nei prossimi mesi inizieranno le procedure per lo smantellamento delle strutture presenti nel sito e l’allestimento dei nuovi macchinari necessari per le linee produttive, procedendo poi per fasi progressive. L’obiettivo è quello di realizzare entro il 2025 i prototipi dei primi carri ferroviari destinati ad ottenere tutte le certificazioni per poi avviare subito la produzione di serie e lo sviluppo di tutte le innovazioni successive. Parallelamente, saranno realizzati programmi di formazione per i dipendenti con un progressivo incremento dell’attività produttiva che si prevede raggiungerà il pieno regime nel 2027”.
«La firma dell’Accordo di Programma è un risultato importante e non scontato, raggiunto grazie alla collaborazione di tutti, amministrazione pubblica, organizzazioni sindacali e soggetti privati – ha dichiarato Michele Cafagna, amministratore delegato di Wärtsilä Italia – . Una tappa che vuole essere un punto di partenza per la crescita e lo sviluppo dell’area di Trieste che vedrà tutti protagonisti. Per Wärtsilä , Trieste e l’Italia rimarranno sedi importanti per le attività di ricerca e sviluppo, vendita, sourcing, services, project management e formazione».
“Con l’accordo di programma sottoscritto oggi al Mimit, che segue le intese sindacali con le società di MSC e Wartsila Italia, si chiude, con la salvaguardia di tutta l’occupazione e la conferma della vocazione industriale del sito triestino, una crisi durata quasi 2 anni. Una vertenza paradigmatica quella di Wartsila Italia; resa possibile grazie alla lotta dei lavoratori e del sindacato e all’impegno concreto delle Istituzioni. Una vertenza che deve essere riferimento per il Governo per dare risposte positive con scelte di politica industriale ed investimenti anche ad altre crisi aperte nel Paese a partire da quelle che colpiscono i lavoratori dell’automotive, della siderurgia e dell’elettrodomestico” recita una nota stampa congiunta, firmata da Fim, Fiom e Uilm nazionali. “Per quanto ci riguarda incalzeremo Wartsila Italia affinché implementi gli impegni industriali e occupazionali assunti con il sindacato in tutti i siti del gruppo, allo stesso tempo vigileremo sui tempi della reindustrializzazione da parte di MSC e della piena ripresa al lavoro di tutti i dipendenti ex Wartsila transitati in Innoway Trieste” conclude il comunicato.