TRIESTE – Istituito il gruppo informale “H2 Corridor Brenner/o” per discutere le strategie delle singole Regioni e Paesi lungo il corridoio, le possibilità di finanziamento e cooperazione.
Verrà inoltre realizzato uno studio preliminare per esplorare il potenziale della tecnologia dell’idrogeno nel settore della mobilità lungo l’asse del Brennero.
Le Regioni e Province Tirolo, Alto Adige, Trentino e Veneto, le Camere di commercio e industria e i vari gestori di infrastrutture autostradali e i centri di competenza della Baviera e di Bolzano sono convinti che l’idrogeno sia un potenziale carburante per la mobilità del futuro. Vogliono affrontare insieme l’argomento e analizzare congiuntamente e, se necessario, implementare i possibili casi d’uso.
Tutti questi principi sono definiti in un protocollo d’intesa tra un totale di 16 istituzioni e organizzazioni.
«L’obiettivo è quello di promuovere la decarbonizzazione del corridoio e l’idrogeno può dare un contributo importante a questo scopo sull’asse del Brennero. È particolarmente importante sostenere le aziende di trasporto che vogliono utilizzare camion a idrogeno. Non ha senso che una sola Regione prenda misure in questo senso. C’è bisogno di un concetto transfrontaliero, di un’offerta sensata ed efficiente in modo che sia accettata dagli utenti e trovi posto nella pianificazione della mobilità di aziende, cittadine e cittadini» ha commentato l’assessore provinciale alla Mobilità, Daniel Alfreider.