TRIESTE – Spostata di due mesi la scadenza del bando per lo sviluppo e la manutenzione del software di Sinfomar, il sistema informativo per regolare l’accesso ai porti di Trieste e Monfalcone.
La gara, del valore di 14,2 milioni di euro, servirà a trovare un socio privato per la costituenda “PCS Newco S.r.l.”, società mista pubblico/privata, della quale l’Authority deterrà il 51%. Il resto sarà in mano ad un soggetto che sarà scelto dalla procedura di gara.
Ad oggi, la gestione di quello che viene considerato uno dei fiori all’occhiello del porto di Trieste, è in mano a Infoera, società controllata da Circle Group.
Un gruppo di esperti informatici di Infoera ha però recentemente lasciato la società, fondando PiGreco FVG Srl, società di consulenza e progettazione software, specializzata nella digitalizzazione di porti ed interporti che si rivolge alle aziende, pubbliche e private, coinvolte nei processi logistici, marittimi e doganali.
A questo punto, gli ex gestori di Sinfomar fuoriusciti da Inforera potrebbero entrare in concorrenza con Circle Group, oppure trovare un accordo in occasione del bando per i porti di Trieste e Monfalcone.
La questione non è limitata a livello locale, perché l’esperienza triestina che dal 2014 coinvolge operatori e soggetti istituzionali, ha dato risultati di eccellenza nazionale.
Il modello Sinfomar potrebbe essere preso ad esempio (cosa che in qualche caso sta già avvenendo) da altri porti italiani e stranieri. Il software è di proprietà dell’Authority, che può però concederlo in uso.
E non si tratta solo della gestione degli accessi allo scalo, ma anche di altre importanti questioni, come aveva ricordato di recente Luca Abatello (Ceo di Circle Group), per salutare Zeno D’Agostino all’indomani delle dimissioni dall’Authority di Trieste.
«Insieme abbiamo collaborato a numerosissimi progetti che abbiamo festeggiato con importanti risultati: mi piace ricordare quelli internazionali, dall’avvio del Corridoio doganale tra il Porto di Trieste e l’interporto di Furnitz, agli accordi bilaterali siglati tra Italia ed Egitto per l’operatività del modello “International Fast & Secure Trade Lane”, al percorso per nuovi traffici e rotte in Marocco solo per citarne alcuni. Poi l’enorme lavoro a livello internazionale con ESPO, quello a livello nazionale assieme agli altri Porti e quello importantissimo a livello FVG e di Port Community. Tutti step che hanno consolidato il ruolo dell’Italia in primis, del sistema FVG di logistica nodi e trasporti intermodali e del Porto di Trieste e Monfalcone quale sistemi integrati logistici, multimodali e green, di traffici dalla regioni mediterranee verso il centro-est europeo» aveva scritto Abatello in un post sui social.