TRIESTE – Il futuro del porto di Fiume passa da una linea ferroviaria.
È questa la sintesi emersa dalla conferenza organizzata nei giorni scorsi a Zagabria dalla Camera di commercio croata, dove è stata ribadita la centralità della costruzione della nuova linea a doppio binario tra Zagabria e Fiume. L’opera è ritenuta strategica per aumentare la competitività del porto e ampliare il suo impatto economico a livello nazionale e regionale.
Il completamento dell’infrastruttura è previsto tra il 2032 e il 2036. Secondo lo studio presentato dai professori Davor Dujak (Università di Osijek) e Borna Debelić (Facoltà di studi marittimi di Fiume), se la ferrovia sarà operativa entro il 2032 il porto di Rijeka potrebbe generare fino a 3,3 miliardi di euro di valore economico annuo e creare circa 8.600 nuovi posti di lavoro nel settore portuale, nelle attività di supporto e nell’indotto del territorio.
Attualmente il porto contribuisce all’economia croata per circa 740 milioni di euro l’anno e dà lavoro a 2.500 persone, con un impatto complessivo (inclusi fornitori e servizi collegati) stimato in 5.600 occupati.
La nuova linea sarà costruita e ammodernata in più sezioni e secondo Ivan Kršić, presidente di HŽ Infrastruktura, il traguardo più vicino è il 2032, ma il termine ultimo per la conclusione dei lavori è fissato al 2036. Il vicepremier e ministro del Mare, dei Trasporti e delle Infrastrutture, Oleg Butković, ha ribadito la volontà politica di spingere per una realizzazione quanto più veloce possibile.
Alla nuova linea ferroviaria si affiancherà anche l’ampliamento dell’autostrada tra Zagabria e Fiume, con l’aggiunta di una terza corsia in programma per il 2029. L’obiettivo è aumentare la capacità di trasporto merci e ridurre i tempi di collegamento tra il porto e il mercato interno ed europeo.
Gli investimenti per l’intervento ferroviario sono consistenti: 1,5 miliardi di euro provenienti da fondi dell’Unione europea, 900 milioni da bilancio nazionale e prestiti BEI, e altri 6 miliardi di euro previsti nei prossimi dieci anni. «È un progetto infrastrutturale di portata storica», ha dichiarato Kršić.
Il direttore dell’Autorità Portuale di Fiume, Denis Vukorepa, ha evidenziato come i ricavi e i profitti del porto siano in crescita costante. «Un ritardo di uno o due anni nella ferrovia non cambia la direzione intrapresa. Dieci anni fa nessuno credeva in questo sviluppo, era solo un sogno», ha detto Vukorepa.
Il porto di Fiume, oltre al terminal Adriatic Gate di Brajdica, è in attesa di vedere entrare in funzione il nuovo terminal container che sarà gestito da APM Terminals con una joint venture tra Maersk e la croata ENNA Logic.