TRIESTE – Nessun problema che non sia risolvibile con l’appaltatore turco, un aumento dei costi dovuto ad adeguamento ai prezzi di mercato e una nuova data di consegna al 31 marzo 2026.
Questa la versione ufficiale di 2TDK, la società di Stato slovena incaricata di costruire il raddoppio della linea che dal porto di Capodistria arriva fino a Divaccia. Una serie di dichiarazioni che sono state dettate come risposta a pesanti indiscrezioni dei media sloveni, secondo i quali sta per uscire di scena Yapi Merkezi, appaltatore turco che sta realizzando l’opera in consorzio con la società slovena Kolektor CPG. A questo, sempre secondo i media sloveni tra i quali l’agengia STA, si sarebbero aggiunti al costo finale circa 20 milioni di euro, portando così il totale complessivo per l’opera a 1,1 miliardi.
Non è la prima volta, in effetti, che si legge di difficoltà da parte di Yapi Merkezi per terminare la sua parte del progetto. Secondo la tesi dei media sloveni, Kolektor si sarebbe occupata della maggior parte dei lavori, mentre gli operai turchi avrebbero dovuto avanti interventi minori. Yapi Merkezi sarebbe in difficoltà finanziarie da quasi un anno e dovrebbe quasi 20 milioni di euro ai suoi subappaltatori.
Del resto, 2TDK sarebbe già stata a conoscenza delle difficoltà finanziarie di Yapi Merkezi, ma avrebbe ricevuto rassicurazioni da parte del ministro dei Trasporti turco e della principale banca del consorzio di banche turche sulla risoluzione di tali problemi.
“Dopo difficili trattative – riporta una nota – la 2TDK ha allineato i valori del contratto all’obbligo legale di pagare le maggiorazioni ed è stata modificata la scadenza per il completamento dei lavori, che è stata fissata al 31 marzo 2026. In questo contesto, la società ha concluso gli allegati ai contratti per la Sezione 1 e la Sezione 2 con il consorzio di Kolektor CPG, Yapi Merkezi e Özaltin”.
“Il nuovo valore del contratto per la Sezione 2 – riferisce la 2TDK – è quindi di 250.970.313,16 euro, IVA esclusa, 23.293.438,75 euro in più rispetto a quello inizialmente stimato, ma – precisa ancora l’azienda slovena – 2TDK non ha alcuna influenza sull’importo di questi aumenti, poiché la determinazione dell’indice si basa sugli aumenti dei prezzi, dei materiali, dei servizi, che sono calcolati dall’istituzione competente. Il progetto Track II – ribadisce 2TDK – non viene messo all’asta, ma rimane all’interno del valore dell’investimento approvato”.
“TDK ha inoltre chiesto al capofila del consorzio di risolvere con urgenza la situazione in cui si trovava uno dei partner. In questo contesto, ha sottolineato la necessità di garantire il regolare svolgimento dei lavori e il rispetto degli obblighi contrattuali. Tutti i partner sono responsabili in solido di assumersi gli obblighi del progetto nel caso in cui uno dei partner si trovi a dover affrontare circostanze finanziarie, temporali o di altro tipo che potrebbero influire sull’esecuzione dei lavori contrattuali”.
Un addendum sarà stipulato anche sulla Sezione 2 per modificare il valore stimato dell’appalto dei lavori. Il valore del contratto è soggetto a modifiche dovute ad aumenti di prezzo, che sono un obbligo di legge dell’Amministrazione aggiudicatrice.