TRIESTE – Fincantieri e Viking hanno firmato i contratti per la costruzione di due nuove navi da crociera.
Le due unità si baseranno sulle caratteristiche delle precedenti, già realizzate nei propri stabilimenti italiani per lo stesso armatore. Le navi saranno consegnate nel 2030. Il valore dell’accordo, soggetto a finanziamento e ad altri termini e condizioni standard, è stato definito come grande, che per il gruppo cantieristico significa un valore compreso tra 500 milioni e 1 miliardo di euro. Le due aziende, inoltre, hanno raggiunto un’intesa per ulteriori quattro navi in opzione con consegne previste tra il 2031 e 2032.
Le nuove unità saranno costruite nel rispetto delle norme ambientali e dei regolamenti di navigazione più recenti e saranno equipaggiate con i più avanzati sistemi di sicurezza. Vanteranno innovazioni all’avanguardia, sviluppate grazie alla costante collaborazione tra Fincantieri e Viking per lo sviluppo di carburanti green e di sistemi di generazione di energia sostenibili a zero emissioni.
Si posizioneranno nel segmento delle navi da crociera di piccole dimensioni, con una stazza lorda di circa 54.300 tonnellate, potranno ospitare 998 passeggeri in 499 cabine.
“L’accordo testimonia la forza della partnership di lunga durata tra Fincantieri e Viking, nata nel 2012, e che può contare ad oggi un totale di 22 navi, incluse le due unità expedition realizzate dalla controllata norvegese Vard” si legge in una nota.

«Questo nuovo ordine rappresenta un ulteriore passo nella nostra collaborazione con Viking, consolidando Fincantieri come leader globale nell’innovazione navalmeccanica. Un accordo – ha commentato Pierroberto Folgiero, amministratore delegato e Direttore generale di Fincantieri – che ci consente di rafforzare il nostro portafoglio ordini e assicura ulteriore profondità di lavoro ai nostri cantieri nel lungo periodo, posizionandoci in prima linea nel guidare l’industria verso la transizione energetica. La nostra capacità di integrare tecnologie all’avanguardia testimonia il nostro impegno nel realizzare navi che guardano al futuro, allineate alle sfide climatiche e alle opportunità del settore crocieristico, come delineato nel nostro Piano Industriale».