TRIESTE – Fincantieri e Guardia di Finanza hanno siglato oggi un Protocollo d’intesa per la prevenzione e il contrasto delle infiltrazioni criminali e delle irregolarità nel settore economico e produttivo.
L’accordo prevede un’azione congiunta mirata alla tutela della legalità, con un focus su prevenzione e contrasto dell’illegalità economico-finanziaria, delle frodi, della corruzione e del lavoro irregolare.
Tramite un’azione capillare in ogni sede delle unità produttive Fincantieri (Genova, La Spezia, Milano, Venezia, Trieste, Gorizia, Livorno, Ancona, Roma,
Napoli e Palermo), l’intesa permetterà di rafforzare gli scambi di dati e notizie utili, istituzionalizzando la collaborazione e rafforzando la tutela della regolarità e della trasparenza del proprio indotto.
Il partenariato, infatti, consentirà di accrescere l’efficacia delle azioni di rispettiva competenza, agevolando l’individuazione di settori e fenomeni a maggior rischio e, per Fincantieri, azienda di rilevanza strategica, di accedere alle più alte forme di partnership pubblico-privata, pilastro fondamentale a protezione dell’industria e della sicurezza nazionale.
Il Protocollo si inserisce nel quadro delle iniziative già avviate da Fincantieri per garantire i più alti standard di integrità e trasparenza, in linea con il Protocollo Quadro Nazionale di Legalità sottoscritto con il ministero dell’Interno. Fincantieri si impegna attivamente nel rafforzare il legame tra impresa e comunità, promuovendo un modello di sviluppo sostenibile e inclusivo. “Legalità e sostenibilità non sono solo valori etici, ma leve strategiche che rafforzano le aziende potenziandone la competitività, favorendo la creazione di valore condiviso, attraendo talenti e assicurando risorse fondamentali per una crescita a lungo termine” si legge in una nota del Gruppo cantieristico.
In questa direzione va anche il recente Protocollo di intesa siglato con la Fondazione Studi del Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro per l’adozione della certificazione ASSE.CO., finalizzata a garantire la regolarità contributiva e retributiva delle aziende dell’indotto navalmeccanico.