TRIESTE – Cantiere Navale Vittoria ha consegnato ieri a Adria (Rovigo), alle autorità libiche, una motovedetta Ts-Lcg classe 300 di tipo S.A.R. (ricerca e salvataggio) di nuova fabbricazione, nell’ambito del progetto europeo SIBMMIL (Support to Integrated border and migration management in Libya).
L’imbarcazione è la prima di una commessa di tre, per un appalto del valore di circa 8 milioni di euro. «Vogliamo che il Mediterraneo non sia più un cimitero di migranti. La consegna della prima di cinque motovedette alla Guardia Costiera libica fa parte della strategia a lungo termine del Governo per contrastare proprio i traffici illegali di esseri umani» ha detto il ministro degli Esteri, Antonio Tajani.
La motovedetta consegnata ieri (inaffondabile e autoraddrizzante) è lunga 20 metri, larga 6, pesa 33 tonnellate e ha un’autonomia di 600 miglia nautiche (velocità massima 35 nodi). Può accogliere a bordo fino a 200 naufraghi.
Cantiere Navale Vittoria, fondato nel 1927, dà lavoro oggi a circa 200 addetti tra diretti e indotto. Nel 2022 ha registrato un valore di produzione di 40 milioni di euro, con un portafoglio ordini di circa 130 milioni. Progetta e costruisce imbarcazioni militari, commerciali e da trasporto fino a 100 metri di lunghezza. Dalla sua fondazione ha realizzato circa 900 unità, con forniture per Marina Militare italiana, Guardia Costiera, Vigili del Fuoco e Guardia di Finanza. Il cantiere ha costruito anche unità per Russia, Romania, Grecia, Malta, Cipro, Croazia, Slovenia, Libia, Tunisia, Algeria e Oman.
La cerimonia di consegna è stata accompagnata ieri dalla protesta di Ong e associazioni umanitarie, con tanto di lancio di uova verso il cantiere navale. I manifestanti, controllati dalle forze dell’ordine, hanno sostenuto che le motovedette non serviranno per salvare vite, ma per intercettare e riconsegnare migranti nelle mani dei loro aguzzini.
Cantiere Navale Vittoria consegna motovedetta alla Libia
Cerimonia ieri ad Adria alla presenza del Ministro Tajani per la prima di tre imbarcazioni. Protesta di centri sociali e Ong
