TRIESTE – Mare FVG, il cluster tecnologico del Friuli Venezia Giulia avrà entro giugno una nuova struttura di governance per integrare navalmeccanica, aerospazio ed energie rinnovabili.
L’associazione che riunisce imprese, università, centri di ricerca ed enti di formazione per promuovere l’innovazione e la competitività nel settore delle tecnologie marittime, è pronto a cambiare pelle, con una trasformazione che segna un punto di svolta per l’innovazione e lo sviluppo economico del territorio: lo ha spiegato nel corso dell’Assemblea dei soci, convocata proprio per valutare i progressi di questa “metamorfosi” e per presentare il nuovo amministratore delegato, il presidente, Massimiliano Ciarrocchi.
«Nato con un focus sul settore marittimo – ha detto Ciarrocchi – Mare FVG ha progressivamente ampliato il proprio raggio d’azione fino a includere la navalmeccanica e la nautica. Oggi, il processo evolutivo raggiunge un nuovo traguardo, abbracciando settori chiave come l’aerospaziale, l’aeronautico, le energie rinnovabili e le nuove fonti energetiche». Chiaro, secondo Ciarrocchi, l’obiettivo: «Creare un ecosistema sinergico in cui queste diverse aree siano interdipendenti, generando opportunità di crescita e favorendo collaborazioni tra imprese e centri di ricerca. Particolare attenzione sarà riservata alle interconnessioni tra i settori, come l’applicazione dell’idrogeno o dell’energia nucleare per la propulsione navale e le sinergie tra l’industria della difesa e l’aerospazio».
Il piano di trasformazione prevede la revisione dello statuto e la creazione di un Consiglio di amministrazione composto da sette amministratori la cui maggioranza sarà espressione del mondo delle imprese. Verrà soppressa la figura dell’amministratore delegato e introdotta quella di due vicepresidenti, decisione legata alla volontà di rappresentare le tre macroaree di attività del cluster stesso: navalmeccanica (in senso allargato), aeronautica e aerospazio ed energie rinnovabili. Ciarrocchi ha spiegato anche che saranno costituiti un comitato scientifico e un comitato industriale a supporto della governance per mettere a sistema le opzioni dei due “mondi”. Intenzione dei soci, approvato il nuovo statuto, è far entrare nella compagine societaria imprese che appartengano ai tre key-sectors. Secondo il presidente «l’obiettivo, che siamo abbastanza tranquilli di poter raggiungere, è completare il processo di trasformazione entro giugno con l’approvazione, per l’appunto, di un nuovo statuto e il rinnovo degli organi sociali».
Ruolo chiave in questo processo, accanto a quello della Regione Fvg, è svolto dalla Camera di commercio della Venezia Giulia che, con il suo lavoro nel settore della Space Economy, ha già contribuito allo sviluppo del cluster; il coinvolgimento di circa 50 imprese regionali attive nell’aerospazio e nell’aeronautica valorizzerà ulteriormente le competenze locali, rafforzando la competitività del sistema produttivo. Ciarrocchi, che ha preso le redini di Mare FVG alla fine del 2024, è entrato nel dettagli di questa “metamorfosi” spiegando che «la Regione sostiene attivamente la trasformazione del cluster, riconoscendone il ruolo di ponte tra ricerca e impresa e per facilitare questo dialogo, saranno istituiti due comitati, uno scientifico e uno industriale, con l’obiettivo di mettere in relazione le opportunità del mondo accademico con le esigenze delle aziende».
L’assemblea è stata anche l’occasione per presentare ai soci il nuovo amministratore delegato, Giuseppe Coronella, con un’esperienza di settore quasi quarantennale, buona parte della quale maturata in Fincantieri, dove ha potuto sviluppare competenze nella progettazione, nel project management, nella gestione del business e nell’innovazione. Tra i punti toccati da Coronella, il potenziale effettivo del Cluster per essere punto di riferimento non solo a livello territoriale, ma anche per avere una capacità efficace di innovazione che lo collochi in una posizione di leadership a livello nazionale e internazionale e la necessità di creare i presupposti per uno scambio di tecnologie con l’esterno.
«Mare FVG sta consolidando la propria posizione grazie agli interventi realizzati e la Regione è pronta a supportarne l’evoluzione. L’amministrazione – ha detto l’assessore regionale al Lavoro, Alessia Rosolen – guarda ora a un cambio di passo: vogliamo costruire qualcosa di nuovo, che vada oltre il settore navale tradizionale, puntando su qualità, innovazione e accelerazione dei processi. Il focus si sposta quindi su nuovi ambiti strategici, tra cui l’idrogeno e le energie rinnovabili, senza tralasciare il tema emergente della comunicazione quantistica».
«La Regione – ha spiegato l’assessore – sta lavorando in sinergia con il Ministero della Difesa e avviando un dialogo con Leonardo, realtà con cui fino a oggi non vi erano stati rapporti diretti».
Un altro tassello fondamentale riguarda la programmazione finanziaria, che ora copre un arco di tre anni per garantire maggiore stabilità agli investimenti. Sul fronte della formazione, l’obiettivo è creare nuove filiere professionali, coinvolgendo istituzioni come il polo tecnologico e gli ITS per rispondere alle esigenze emergenti del mercato.
«Le grandi aziende sono essenziali nel contesto industriale della regione, ma non possiamo dimenticare le piccole e medie imprese: le sinergie tra di loro consentono la diffusione dell’innovazione, e con il loro contributo innovativo hanno reso il cluster ciò che è oggi» ha aggiunto Rosolen, fissando un obiettivo chiaro: completare il processo di trasformazione del cluster entro dicembre 2025, attraverso un percorso condiviso con Università, Fincantieri, Camera di Commercio della Venezia Giulia e diversi assessorati regionali.