TRIESTE – l’Autorità portuale di Trieste troverà un accordo con Adria Terminal (C. Steinweg – GMT srl) per le difficoltà a gestire il sito in Porto Vecchio.
Si è fermata prima di trasformarsi in un vero e proprio contenzioso la questione della presenza di Adria Terminal al Porto Vecchio di Trieste. Gli interventi urbanistci nell’area, destinata ad ampliare il centro città, stanno procurando difficoltà di non poco conto in quello che, assieme alla Piattaforma logistica di HHLA, è l’unico terminal multipurpose del porto.
Lo spostamento dell’ingresso al Porto Vecchio e la diminuzione di spazi stanno danneggiando i traffici di merci varie (metalli non ferrosi, prodotti siderurgici e forestali), che avrebbero bisogno di un collegamento ferroviario e di nuove aree.
Per questo motivo, l’Authority sta tentando di venire incontro a Steinweg per risolvere i problemi, al di là di quanto già fatto con le aree a disposizione a Bagnoli della Rosandra nel comprensorio FreeEste.

La soluzione definitva però, come già illustrato in precedenti occasioni, rimane quella di uno spostamento dell’attività. L’Ipotesi sempre più probabile resta quella del nuovo terminal ungherese che dovrebbe partire nell’area dell’ex raffineria Aquila nella zona più a sud del porto di Trieste.
Niente conferme ufficiali, anche perché l’iter delle autorizzazioni da parte del ministero dell’Ambiente non sembra essere dei più veloci.
«Ci interessa capire se riusciamo a trovare delle aree per l’attività che stiamo svolgendo. Abbiamo chiesto all’Autority di trovare nuove aree. Col nuovo assetto del Porto Vecchio non ci sono più spazi» conferma l’amministratore delegato di C. Steinweg – GMT srl, Andrea Bartalini.

Oggi intanto nella sede dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale, si svolerà un incontro proprio sull’avanzamento del progetto del terminal ungherese Adria Port. Saranno presenti Edoardo Rixi, viceministro Infrastrutture e trasporti e Levente Magyar, viceministro ungherese Affari esteri e commercio.