TRIESTE – Ripercussioni sull’Interporto di Trieste (al valico di Fernetti) e alla barriere autostradale del Lisert nei pressi di Monfalcone.
Sono questi i rischi che sta correndo il sistema stradale dellaltopiano carsico a Trieste, in vista delle opere sulla tratta Razdrto-Vertoiba che renderanno necessaria la chiusura alternata di una delle direzioni di marcia della superstrada H4 in Slovenia, con relativa deviazione dei mezzi pesanti.
Opere per le quali non c’è stata ancora una comunicazione ufficiale per la data di inizio, ma solo un’indicazione a dopo il 15 febbraio.
I lavori di manutenzione curati dalla concessionaria autostradale slovena Dars renderanno necessaria la deviazione dei mezzi pesanti (stimati in circa 4.400 al giorno) sul valico confinario di Fernetti, per un periodo di circa due anni.
Oliviero Petz (direttore dell’Interporto di Fernetti), confermando di non avere avuto ulteriori aggiornamenti sull’inizio dell’intervento dopo l’ultima riunione in Prefettura, quando si era parlato genericamente di partenza dei lavoro dopo la metà di febbraio, ritiene difficile ipotizzare qualcosa finché non si concretizzerà l’evento. «Se venisse mantenuto quanto stabilito in sede di accordo in Prefettura, cioè lo scaglionamento dei mezzi a partire da un chilometro e mezzo-due dal confine, l’impatto potrebbe essere relativo, nel senso che ci sarebbe sì un aumento di mezzi, ma che non insisterebbe direttamente sul traffico di confine transfrontaliero, perché verrebbe gestito. Se invece non venisse gestito come ipotizzato, l’impatto potrebbe essere molto impegnativo. Lo scaglionamento – spiega Petz – che era stato proposto e accettato da parte slovena, prevede appunto l’attuazione di un’interruzione del flusso dei mezzi pesanti a un chilometro e mezzo- due confine, dove fino a giugno a quanto si è detto sono obbligatori i controlli per la sospensione di Schengen con il conseguente rallentamento dei mezzi e il restringimento della carreggiata per l’effettuazione dei controlli. Se l’impegno verrà mantenuto, ci sarà un impatto pesante sulla viabilità della zona, perché a causa della chiusura della H4 si prevede il raddoppio dei mezzi pesanti, però sarà gestibile».
Ma se non venisse mantenuto l’impegno da parte slovena di scaglionare i mezzi pesanti, l’impatto dei Tir sull’Interporto di Trieste sarebbe difficilmente calcolabile: potrebbe esserci un aumento nel flusso di mezzi che non andrebbero più a Gorizia per svolgere le operazioni doganali, ma raggiungerebbero proprio l’Interporto di Trieste. Un aumento di traffico definito “non particolarmente significativo”.
Comunque li si gestisca, inoltre, i circa 4000 mezzi pesanti in più andranno a gravare sulla barriera autostradale del Lisert nei pressi di Monfalcone, che ha ingressi ridotti per questioni strutturali. Un’ipotesi da considerare per calcolare un altro impatto causato dal traffico pesante proveniente da Est, che fino ad oggi si immette in autostrada (la A4 Trieste-Venezia) all’altezza di Villesse, quindi evitando il Lisert.