VENEZIA – I lavoratori della Nuova compagnia lavoratori portuali chiudono lo sciopero in corso al porto di Venezia, che da oggi pomeriggio riprende a lavorare a pieno ritmo.
L’accordo raggiunto ieri a Roma durante l’incontro tra sindacati, operatori, ministero dei Trasporti e Autorità portuale è stato approvato dall’assemblea dei lavoratori. Argomento del contendere, e causa degli otto giorni di sciopero, il bando dell’Authority per la ricerca del nuovo soggetto che avrà il compito di fornire lavoro temporaneo durante i picchi di attività (ex Articolo 17 della legge 84 del 1994).
«La procedura di gara non sarà né revocata né annullata – spiega il presidente dell’Autorità di sistema portuale, Fulvio Lino Di Blasio – la stazione appaltante apporterà quelle integrazioni al capitolato speciale d’appalto che consentono di meglio chiarire i punti specifici di natura contrattualistica sindacale; tali integrazioni saranno, quindi, pubblicate sulla piattaforma di e-procurement, così come nella sezione “Amministrazione trasparente” del sito ufficiale dell’Autorità. In conseguenza della pubblicazione di tali integrazioni/chiarimenti, saranno semplicemente riaperti i termini della procedura di gara, con assegnazione di ulteriori 45 giorni, agli operatori economici interessati, per presentare la propria offerta. Dopo la ratifica nell’ambito dell’assemblea sindacale presso la Nclp di questa mattina, si tornerà al lavoro».
Lo stesso presidente ha poi evidenziato il lavoro portato avanti con Assoporti e ministro dei Trasporti, ribadendo un concetto già esposto nei giorni scorsi durante una conferenza stampa.
«Siamo andati a toccare una materia che è sotto il faro, perché molte Authority si accingono a pubblicare il bando per il rinnovo dell’Articolo 17. Anche per questo, Ancip (Associazione Nazionale Compagnie Imprese Portuali, ndr) ha guardato con attenzione e con visione prospettica – ha detto Di Blasio, sentito da Adriaports – quanto stava accadendo, perché il nostro era il primo. Io credo che tutto vada tutto va un po’ ricondotto nella normalità del dialogo tra le proposte e i conseguenti quesiti all’interno delle procedure amministrative».

“Dopo ben 8 giorni di sciopero ininterrotto, e molti tentativi di avvicinamento promossi da tutti gli attori sociali, sia di parte sindacale che datoriale, possiamo finalmente dire che il risultato è arrivato. Già l’altro ieri sera qualche segnale positivo faceva ben sperare, poi ieri, in tarda mattinata a Roma, le distanze tra le richieste legittime dei lavoratori Art. 17 e di chi li rappresenta e i vertici dell’Autorità di Sistema sono state colmate attraverso il confronto con le strutture nazionali” si legge in una nota congiunta delle Segreterie territoriali di Filt Cgil, Fit Cisl e Uil Trasporti.
“Da oggi pomeriggio con il turno pomeridiano i portuali ritorneranno al lavoro, con tutta la loro professionalità, consapevoli, più di prima, che la lotta per i propri diritti non è uno strumento obsoleto e che a volte è l’unico mezzo per ottenere un risultato.
Come organizzazioni sindacali ringraziamo di cuore tutti i portuali di Venezia per la fiducia e la generosità espressa e per averci fatto scrivere una bella pagina di storia sindacale e sociale. Sullo sfondo rimane aperta la vertenza sindacale dei dipendenti di Adspmas che domani sciopereranno – conclude la nota – e manifesteranno tutto il loro disagio lavorativo creato dalla mancanza di ascolto ed attenzione, spesso associato ad atteggiamenti vessatori e discriminatori da parte dei vertici”.

Da venerdì scorso, spiega ancora l’Authority, Di Blasio e i vertici amministrativi hanno lavorato con Assoporti, per gestire al meglio le interlocuzioni con i rappresentanti delle organizzazioni sindacali e con Ancip e già da domenica scorsa l’AdSP aveva formalmente comunicato e trasmesso ai sindacati nazionali e territoriali, ad Assoporti e ad Ancip i chiarimenti resisi necessari su alcuni aspetti del Capitolato aventi rilievo nazionale. «I chiarimenti, necessari anche in ragione delle numerose strumentalizzazioni, hanno dimostrato che: non c’è mai stato alcun tentativo di stravolgere la legge 84/94, la clausola sociale è stata sempre presente nel bando a tutela dei lavoratori, non c’è stata alcuna apertura alla chiamata individuale né alla tariffa oraria. Il dialogo con le organizzazioni sindacali – ha precisato Di Blasio – è stato quindi proficuo ed efficace e ha consentito di chiarire i vari aspetti, in un percorso che ha visto l’importante supporto della Venezia Port Community, che ha portato il punto di vista dei terminalisti».
Un ultimo incontro risolutivo svoltosi ieri con ANCIP e Assoporti, ha consentito di affinare alcuni ulteriori aspetti che migliorano l’impianto complessivo. È stato anche migliorato il meccanismo di collaborazione tra le compagnie che si aggiudicheranno il servizio a Venezia e a Chioggia, nel rispetto della legge e in visione unitaria del sistema portuale del Veneto.

Già ieri in serata era intervenuta anche Venice porto community, che sta iniziando ad avere un ruolo nelle tematiche relative al porto di Venezia: «Dopo una settimana di sciopero pare che domani possa essere la giornata giusta per far sì che l’astensione rientri. Sappiamo che Autorità portuale e lavoratori hanno trovato un accordo, che auspichiamo sia ratificato dall’assemblea dei lavoratori domani mattina alle 8. A quel punto, l’attività del porto dovrebbe tornare a pieno regime» aveva detto Davide Calderan, presidente di Vpc (Venezia port community).
«Ringraziamo il presidente Di Blasio e la Clp (ncpl, ndr) che sono riusciti a sedersi allo sesso tavolo con l’obiettivo di porre la parola fine a questo disagio che rischiava di compromettere il funzionamento del comparto portuale. Alla fine le parti si sono incontrate – aveva aggiunto Calderan – e confidiamo che con la auspicabile ratifica dei lavoratori si possa ripartire con serenità».
«Quando una comunità è unita e si impegna per gli stessi obiettivi, dimostra che tutto è possibile. Siamo certamente felici di come si stanno mettendo le cose e siamo contenti di aver fornito il nostro contributo mediando affinché si arrivasse al risultato. Ora è necessario ripartire quanto prima – aveva chiuso il presidente di Vpc – per far sì che non si perda ulteriore tempo, mettendo a disposizione tutte le nostre professionalità per recuperare quanto perso in questi giorni in piena serenità».