TRIESTE – La motonave Ambriabella, imbarcazione storica per il golfo di Trieste verrà restaurata con motori ibridi e nuovamente destinata ai collegamenti nel golfo di Trieste.
Ad affrontare l’operazione saranno la Meccano engineering e i cantieri Quaiat, pronti a sviluppare un nuovo progetto per rivitalizzare l’Ambriabella dopo anni di abbandono e a equipaggiarla con motori ibridi.
Varata nel 1962 ai cantieri Felszegi di Muggia insieme alla gemella, Dionea, la motonave ha una ricca eredità di collegamenti fra Trieste e la costa istriana.
La conferma del progetto di restauro è stata data nei giorni scorsi in occasione degli eventi legati alla Barcolana, la regata più partecipata al mondo, tenutasi domenica scorsa nel golfo di Trieste.
Una volta rimessa in sesto, l’Ambriabella (52 metri di lunghezza e 290 tonnellate di stazza), servirà a ricostruire collegamenti “luxury” con le coste dell’Istria o con Venezia, ma l’intenzione è anche quella di dedicarla ad ospitare eventi o incontri di alto livello.
Un recupero, quindi, simile a quello già messo in atto da cantieri T. Mariotti di Genova per la gemella Dionea, che da quasi un ventennio è stata trasformata in uno yacht di lusso, a disposizione per il noleggio. L’Ambriabella è stata invece portata a Trieste nel 2009, dopo essere stata recuperata in Grecia (non lontano dal Pireo) dove era servita per collegare alcune isole.
Oggi si trova ormeggiata nel Canale navigabile di Zaule, nell’aera industriale del porto di Trieste.