TRIESTE – L’assemblea della Nuova compagnia lavoratori portuali (NCLP) di Venezia hanno indetto lo sciopero ad oltranza per chiedere il ritiro del bando sull’assegnazione dell’incarico per l’Art. 17 (lavoro temporaneo).
L stessa assemblea dei lavoratori, inoltre, ha chiesto le dimissioni dei vertici dell’Autorità di sistema portuale.

Dopo l’incontro di ieri, lo sciopero era nell’aria e la situazione era stata definita “fluida” dalle stesse organizzazioni sindacali, intenzionate a coinvolgere le Segreterie nazionali sulla questione. L’Autorità di sistema portuale, per contro, sta per rispondere alla decisione con una conferenza stampa del presidente Di Blasio
“A seguito dello stato di agitazione come precedentemente proclamato, e mai ritirato, i lavoratori di NCLP di VE riuniti in Assemblea in autodeterminazione hanno deciso di iniziare l’astensione dal lavoro di 24 ore ad oltranza. I lavoratori, considerate le precisazioni rese dall’AdSPMAS nel corso di una conference call sulla piattaforma whatsapp tenutasi in data 15 ottobre u.s. non sufficienti a dirimere le molteplici criticità sollevate dalle organizzazioni sindacali nazionali e territoriali relativamente ai contenuti del bando di gara dell’art. 17 legge 84/94 in quanto non rispondenti alle linee guida condivise del 23.07.2023, ritengono di dover sensibilizzare le Istituzioni tutte ed il porto – si legge in una nota congiunta di Filt Cgil, Fit Cisl e Uilt Uil – con richiesta di ritiro del bando di gara e dimissioni immediate dei vertici dell’Autorità di Sistema Portuale in modo che il Porto ritorni alla normalità lavorativa”.