TRIESTE – Le organizzazioni sindacali hanno chiesto all’Autorità portuale di ritirare il bando per l’affidamento della fornitura di lavoro temporaneo ai porti di Venezia e Chioggia.
La richiesta è stata formulata durante l’incontro (in call da remoto) di oggi pomeriggio, che ha visto i sindacati sollecitare chiarimenti in merito alle integrazioni dello stesso bando le quali, sempre secondo i sindacati di categoria di Cgil, Cisl e Uil, potrebbero fare confusione sulle interpretazioni del della gara.
Nessuno rilascia dichiarazioni ufficiali, anche se la situazione viene definita “fluida”, in attesa dell’assemblea dei lavoratori in programma domani. Della questione verranno investite le Segreterie nazionali, proprio per valutare i chiarimenti forniti dall’Authority.
In una lettera inviata nei giorni scorsi all’Autorità di sistema portuale, le Segreterie provinciali di Filt Cgil, Fit Cisl e Uilt Uil avevano definito “inaccettabile” la “chiamata nominativa di singoli o più lavoratori direttamente da parte delle società utilizzatrici”, prevista dal Capitolato speciale di gara. Secondo i sindacati, questa ipotesi (cioè la possibilità di chiedere un singolo lavoratore per i picchi di lavoro e non di avanzare una richiesta generica al soggetto che vincerà il bando) andrebbe a violare i più elementari principi di pari opportunità di accesso al lavoro, e il divieto di discriminazione dei lavoratori.
Un’altra questione sollevata riguardava, invece, una presunta obbligatorietà di adozione di provvedimenti disciplinari i quali, “… possono essere comminati esclusivamente dal datore di lavoro in applicazione del CCNL, nonché della vigente legislazione nazionale”.
“Ribadendo ancora che il rinnovo del CCNL Porti, prevede anche un incremento di natura retributiva per tutti i lavoratori, si rappresenta che la previsione del blocco delle retribuzioni, così come previsto dall’art. 14, risulta inaccettabile sotto ogni profilo sindacale, nonché ulteriormente in contraddizione con le stesse linee guida, rendendo di fatto impossibile per tutta la durata di validità del bando di gara ogni trattativa sindacale con l’impresa aggiudicataria” si legge ancora nella lettera firmata da Cgil, Cisl e Uil.
Preoccupazione, inoltre, è stata espressa relativamente al percorso di stabilizzazione dei lavoratori interinali. “Pertanto, in riferimento alle criticità sovraesposte ed auspicando il ripristino dei contenuti delle Linee Guida e di quanto previsto dalla normativa e dal CCNL di riferimento e rappresentandovi la vigenza dello stato di agitazione, auspichiamo un incontro urgente entro il 15 ottobre pv, propedeutico all’assemblea dei lavoratori di NCLP che si terrà nella mattinata di mercoledì 16 ottobre. In caso di mancato riscontro si avvieranno le azioni di protesta contrattualmente e normativamente consentite” concludeva la lettera.