VENEZIA – L’Autorità di sistema portuale di Venezia ha dato indicazioni per ridurre gli errori nel modello di previsioni che determina le alzate del Mose e di conseguenza la chiusura del porto.
Per la prima volta l’Authority ha partecipato al Comitato tecnico amministrativo che ieri ha deciso di abbassare a 110 centimetri (115 nelle allerte notturne) la misura di marea con la quale entrerà in azione il sistema di paratoie.
La previsione, perciò, dovrebbe essere quella di avere un numero maggiore di “alzate” e di conseguenza una riduzione dell’accessibilità nautica a Venezia e a Porto Marghera già a partire da questo autunno.
Nei giorni scorsi, l’Authority aveva mandato una richiesta ufficiale al Provveditorato Interregionale per le Opere Pubbliche, per poter partecipare al Comitato tecnico amministrativo sul Mose, con l’obiettivo di mitigare le interferenze con il traffico portuale. Il tutto, in considerazione del fatto che il tema delle procedure di chiusura e dell’utilizzo della conca di navigazione rappresentano argomenti di primaria importanza per l’accessibilità al porto e conseguentemente per il mantenimento e lo sviluppo delle attività economiche correlate.
Il segretario generale Antonella Scardino ha quindi presenziato in qualità di uditore, intervenendo però nel dare indicazioni per ridurre gli errori nel modello di previsione. In pratica, si tratta di contenere il numero di falsi allarmi, bilanciando così la previsione di maggiori chiusure del porto.
Durante l’incontro il Comitato ha espresso il proprio favore alla partecipazione dell’Authority e il Segretario generale ha riportato anche le posizioni della comunità portuale e della necessità di un suo coinvolgimento nelle questioni relative al Mose.

Resta invece da risolvere la questione relativa alla conca di navigazione di Malamocco, sulla quale sono ancora in corso studi e analisi per fissare i limiti di utilizzo. Sarà poi la Capitaneria di porto di Venezia a dire l’ultima parola in merito alla lunghezza e larghezza delle navi che, in determinate condizioni di vento e moto ondoso, possono essere autorizzate ad utilizzare la conca per accedere al porto, anche quando entrano in funzione le paratoie del Mose.