TRIESTE – Il porto di Trieste sta resistendo alla crisi del Mar Rosso e registra una crescita di traffico, anche se il calo di container (-4,5%) ha caratterizzato i primi otto mesi del 2024.
In attesa delle statistiche ufficiali da parte dell’Autorità di sistema portuale, i dati da gennaio ad agosto rivelano un porto sostanzialmente in salute e in recupero, rispetto a quanto si poteva presumere con il perdurare delle difficoltà logistiche e di navigazione a livello mondiale.
Sono i circa 27,3 milioni di tonnellate di petrolio (+11%) che tengono a galla lo scalo, con un aumento complessivo del 6,5% dei traffici (39,2 milioni in totale).
Il traffico di container si ferma a poco più di 535mila Teu (- 4,5%), ma è in aumento la quantità di merce (5,7 milioni di tonnellate e +1,57%). Questo sembra dovuto sostanzialmente ad una riduzione dei container vuoti. Si tratta quindi di una situazione non così negativa, come invece era lecito attendersi all’inizio dell’anno.
Resta sostanzialmente stabile il traffico Ro-Ro, con 208255 unità (-1,47%), a conferma dei dati semestrali del settore, recentemente resi noti da Adriaports.
Per quanto riguarda il general cargo, cioè la merce imbarcata e sbarcata direttamente da nave, la quantità movimentata è pari a circa 772mila tonnellate (+3,45%). Sono attivi su questo segmento Genoa Metal Terminal (Adriaterminal in Porto vecchio) e Piattaforma logistica di HHLA PLT Italy.
Nei primi otto mesi del 2024, inoltre, il porto di Trieste ha movimentato circa 4800 treni, dato che farà chiudere l’anno ben al di sotto di quanto fatto negli scorsi anni e di quanto preventivato prima dello scoppio della crisi di Suez/Mar Rosso.