TRIESTE – Sarà lo Stato tedesco a salvare i cantieri navali Meyer Werft dalla crisi che ha generato 2,7 miliardi di euro di debiti.
Lo hanno assicurato, durante una visita alla sede di Papenburg, il Cancelliere Olaf Scholz e il presidente della Bassa Sassonia, Stephan Weil. Entrambi hanno sottolineato il loro fermo impegno a sostenere l’azienda nell’ambito di una ristrutturazione e di un progetto futuro.
«La strada è ora spianata per l’inizio della ristrutturazione e per garantire il futuro del cantiere» hanno commentato l’amministratore delegato dell’azienda, Bernd Eikens, e l’esperto di ristrutturazione, Ralf Schmitz.
I due dirigenti hanno considerato l’annuncio del Cancelliere federale e del presidente Weil come un “contributo fondamentale da parte dei politici per dare al cantiere navale e alle sue migliaia di dipendenti (circa 3000, ndr) e alle loro famiglie, nonché ai partner commerciali, prospettive sicure per il futuro”. Allo stesso tempo, la direzione e il consiglio di fabbrica hanno ringraziato Scholz e Weil, che ieri si sono recati a Papenburg per informare tutti i dipendenti della soluzione che si sta delineando. L’attuale proprietà (la famiglia Meyer) rimarrà legata all’azienda non solo in termini di tradizione, ma anche continuando a “influenzare lo sviluppo dell’azienda come co-azionisti e con un seggio e un voto nel nuovo Consiglio di sorveglianza”.
«La soluzione che è stata trovata non è facile per la famiglia, ma abbiamo sempre detto che gli interessi dell’azienda hanno la precedenza su quelli della famiglia. Vediamo una grande opportunità per rimettere l’azienda in carreggiata per il futuro, come dimostra anche il gradito sviluppo del portafoglio ordini a 11 miliardi di euro negli ultimi mesi. La disponibilità dei governi federali e statali, nonché delle banche commerciali associate, a sostenerci nella forma ora concordata, dimostra anche che con la nostra azienda abbiamo raggiunto una posizione speciale nella cantieristica navale nel corso di decenni.
Sia la direzione che la proprietà hanno annunciato che si muoveranno rapidamente per attuare la soluzione promessa da Sholtz.