TRIESTE – Claudio Graziano, presidente Fincantieri ed ex Capo di stato maggiore della Difesa è stato trovato morto questa mattina a Roma da una carabiniere della sua scorta.
Graziano aveva recentemente perso la moglie. Una pistola e un biglietto trovati accanto al corpo sul letto della sua abitazione, fanno propendere per l’ipotesi di un suicidio.
Molteplici le reazioni a livello politico per la morte del generale, alla presidenza del Gruppo cantieristico dal 2022.
Fincantieri parla di “immenso dolore per l’improvvisa scomparsa del Generale Claudio Graziano, Presidente del Gruppo, che lascia un grande e incolmabile vuoto. L’amministratore delegato e direttore generale Pierroberto Folgiero, il Consiglio di amministrazione, il collegio sindacale, i dirigenti e tutti i dipendenti di Fincantieri ne ricordano con commozione le straordinarie doti umane e professionali che lo hanno da sempre contraddistinto nella sua lunga carriera”.
«Oggi è morto non solo un grande condottiero, che ha dedicato tutta la sua vita all’Italia, ma anche un grande manager ed un grande amico. Oltre che la figura istituzionale mancherà a me moltissimo la persona privata, la sua visione rigorosa del Paese e della vita, dell’importanza del coraggio e dell’amicizia come i veri valori che servono per vincere tutte le battaglie. Come quella per il suo grande amore, sua moglie Marisa, che ha difeso per anni dalla malattia, e che ha perso solo un anno fa».
Così l’amministratore delegato e Direttore generale di Fincantieri, Pierroberto Folgiero, commentando la scomparsa di Graziano.
Nato a Torino nel 1953, Graziano aveva frequentato l’Accademia Militare di Modena, percorrendo la carriera militare fino a diventare, nel febbraio del 2015, Capo di stato maggiore della Difesa. Tra gli incarichi di prestigio, anche quello di presidente del Comitato militare Ue.