TRIESTE – Da gennaio 2023, Rail Cargo Group (RCG) gestirà una filiale a Shanghai. Il Gruppo austriaco intende dare fin da subito un forte impulso alla gestione della catena logistica, compresi i servizi aggiuntivi di spedizione delle merci. Questo vale per il trasporto, lo sdoganamento, il trasbordo e, naturalmente, anche per le soluzioni di trasporto che utilizzano container standard da 40 piedi o container high-cube da 40 piedi.
L’offerta si baserà su transit time particolarmente interessanti e grande flessibilità, per “offrire alternative solide e affidabili al trasporto marittimo e aereo”. L’idea, spiega RCG, è quella di consentire alla clientela di evitare i porti di carico e scarico, ancora molto congestionati, e i terminal interni. “Grazie al collegamento alla TransNET, che conta già più di 800 connessioni, i clienti non solo beneficiano di interessanti rotte dalla Cina all’Europa e viceversa, ma possono ora raggiungere facilmente anche la Corea e il Giappone attraverso brevi traversate marittime” spiega RCG. Nella cartina annessa, viene evidenziata la rotta alternativa che da qualche mese si sta costruendo per evitare le conseguenze della guerra tra Ucraina e Russia., spostando a Sud la direttrice della Nuova Via della seta. Questa rotta commerciale attraversa il Kazakistan, passando per l’Azerbaigian/Georgia e il Mar Nero fino alla Romania e all’Europa centrale: “una maggiore sicurezza di pianificazione, anche in caso di crisi geopolitiche” assicura RCG.
Le destinazioni finali vengono indicate a Budapest e a Istanbul, entrambe già ben collegate con il porto di Trieste e quindi con l’intero network ferroviario della regione Friuli Venezia Giulia, in continua crescita nel centro ed Est Europa.
Proprio per quanto riguarda l’ipotesi Istanbul, già in aprile c’erano state conferme della possibile evoluzione di una nuova tratta. All’epoca però, i conti si facevano ancora con un livello molto alto delle tariffe sui noli marittimi, che da qualche settimana risultano invece in costante calo. Resta quindi da valutare la competitività di un’ipotesi che si basa su un mix nave/treno per completare il tragitto tra Europa e Far East.