TRIESTE – E’ stato avviato lo studio per l’accessibilità nautica nei Porti di Venezia e Chioggia, nel rispetto dell’ambiente lagunare. L’iniziativa, promossa dall’Autorità di Sistema Portuale fa parte del progetto “CHANNELING: the Green deal for Venice” e prevede un’analisi basata su un approccio scientifico innovativo. Per la prima volta verranno integrati modelli di simulazione idrodinamica e di navigazione con dati raccolti sul campo in tempo reale. Si potrà così valutare, in relazione al traffico marittimo, l’impatto idrodinamico sul canale Malamocco-Marghera e sulle fasce limitrofe. Attraverso l’attività di monitoraggio saranno poi individuate soluzioni operative e progettuali applicabili sia lungo il canale che nelle zone circostanti, con l’obiettivo di salvaguardare l’ambiente lagunare e garantire l’equilibrio tra traffico marittimo e sostenibilità ambientale. Il progetto Channeling vale complessivamente 1,7 milioni di euro, cofinanziati al 50% a fondo perduto dall’Unione Europea tramite il programma Connecting Europe Facility (CEF).
Lo studio, affidato tramite un bando di gara internazionale, vede ora al lavoro un pool di aziende italiane e straniere guidate da Danish Hydraulic Institute. Coinvolto anche Cetena, centro di ricerca e simulazione del Gruppo Fincantieri, specialista nelle simulazioni di manovra, nel calcolo CFD ed in interazioni fluidodinamiche tra navi e matrice acqua.
Lo studio sul canale Malamocco Marghera – che sarà pronto entro 12 mesi – consente di rilanciare Venezia e l’intero sistemo portuale come hub privilegiato per la sfida che il Green Deal ha posto in termini di sostenibilità e attrattività del sistema economico europeo. Il progetto riflette l’essenza del Green Deal, in termini di salvaguardia ambientale e garanzia di modalità di trasporto sicure e sostenibili a livello ambientale. Inoltre, avrà un impatto rilevante su due dei principali Corridoi TEN-T – il Mediterraneo e il Baltico Adriatico. Lo studio potrà essere impiegato come uno strumento chiave per i decisori pubblici e gli stakeholder, e proporrà una soluzione innovativa di lungo periodo sul tema del delicato ambiente lagunare.
Il prossimo passaggio operativo sarà la costituzione dell’Advisory Board, costituito da cinque esperti di riconosciuta competenza in ambito idrodinamico, morfologico e di sicurezza della navigazione, con compiti consultivi e di controllo sull’attività e sugli esiti del lavoro.