TRIESTE – L’Autorità di sistema Portuale del mare Adriatico orientale ha siglato un accordo con la Regione Friuli Venezia Giulia per passare ad Adriafer l’operatività ferroviaria del porto di Monfalcone.
L’accordo rientra tra le attività poste in essere dall’Authority, che intende estendere il Comprensorio ferroviario in tutta l’area di sua competenza. A Monfalcone, le aree interessate – dalla stazione ferroviaria al terminal portuale – sono proprietà suddivisa tra Regione e Autorità portuale. La maggior parte dell’impianto afferente allo scalo è in capo alla Regione, che ha deciso di cambiare soggetto per le manovre, passando da Logyca ad Adriafer. Quest’ultima è la società controllata al 100% dall’Autorità di sistema Portuale del mare Adriatico orientale, partita con la gestione della manovra interna al Porto di Trieste. L’attività di Adriafer si è ampliata negli ultimi anni fino a diventare una vera e propria impresa ferroviaria. Oggi i suoi servizi collegano Trieste con Austria, Germania, Ungheria, Repubblica Ceca, Polonia, Lussemburgo, Bosnia ed Erzegovina e Slovacchia; i collegamenti nazionali, invece, hanno come destinazioni principali Milano e Padova.
L’accordo operativo, che punta all’ottimizzazione delle risorse, vedrà scendere in campo FUC (Ferrovie Udine Cividale), che farà così il suo esordio nel settore merci. Sarà proprio quest’ultima società, con il coordinamento di Adriafer a fornire i locomotori. FUC gestisce dal 1 gennaio 2005 la linea tra il capoluogo del Friuli e Cividale. Il suo capitale è interamente nelle mani della Regione FVG, con la quale nel 2008 è stato stipulato uno specifico contratto per la disciplina del servizio.
Come già anticipato nei mesi scorsi su queste pagine, dopo i risultati raggiunti negli ultimi anni (il porto di Trieste è il primo in Italia per numero di treni), l’Autorità di sistema portuale punta ora a costituire un “cluster logistico-ferroviario regionale”, per la gestione della capacità dei nodi portuali e logistici delle rispettive reti di riferimento.
L’obiettivo fa parte della strategia (portata avanti assieme alla Regione Friuli Venezia Giulia) per un’integrazione completa delle risorse logistiche del territorio. Le azioni di potenziamento della componente ferroviaria e intermodale fanno parte del Piano operativo triennale licenziato alla fine dello scorso anno e hanno come obiettivo quello di evidenziare il ruolo centrale giocato dall’organizzazione del sistema ferroviario sulla rete a corta distanza, che connette tutte le polarità logistiche (portuali e non portuali) regionali. Una delle linee d’azione è costituita proprio dalla gestione e dell’ampliamento del “Comprensorio Ferroviario del Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale”. In applicazione alle direttive emanate dall’Autorità di Regolazione dei Trasporti (ART) in materia di “accesso agli impianti di servizio e ai servizi ferroviari”, l’Authority sta promuovendo l’estensione del Comprensorio agli asset ferroviari del sistema, mediante l’adozione di un Regolamento della manovra ferroviaria e la nomina di un Gestore unico della manovra.